Saldo E Stralcio A Rate

Liliana Serio
Esperta di problemi debitori

È possibile richiedere e usufruire del saldo e stralcio a rate? In cosa consiste questa procedura? Come funziona? Come vi si può accedere? E ancora. Quali sono i vantaggi legati a una proposta di saldo e stralcio a rate?

Diverse certamente le domande relative a questo argomento, se sei interessato a risposte precise e puntuali continua pure a leggere questo articolo dedicato al saldo e stralcio con pagamento a rate.

Saldo e stralcio: pagamento a rate

Sempre più persone, per azzerare le proprie posizioni passive, cercano ad oggi di far ricorso a soluzioni che possano in qualche modo rendere la restituzione del debito meno onerosa. Tra i vari rimedi vi è il cosiddetto saldo e stralcio. In breve in cosa consiste? Come risaputo:

Il saldo e stralcio è un accordo tra due parti (debitore e creditore) che permette a un debitore di ottenere uno sconto (stralcio) e di riequilibrare la propria situazione finanziaria nel rispetto delle proprie possibilità economiche reali. Al contempo, questa soluzione consente a un creditore di riavere, se non tutto, almeno parte del credito versato.

In linea generale, è possibile dire che quando si parla di questa procedura, spesso si pensa al versamento della somma in questione in un’unica soluzione. Vero è che il versamento unico è un’opzione preferibile se si vuole usufruire di un maggiore stralcio, ma è anche vero che chi è in difficoltà nel pagare le rate, difficilmente potrà far fronte a un’unica rata per la restituzione del proprio debito.

Ecco che allora la soluzione migliore diventa il saldo e stralcio a rate. In quanto procedura personalizzabile, il saldo e stralcio non prevede una formula fissa, uguale per tutti, ma cambia di volta in volta, in base al singolo caso. Questo vuol dire che anche il computo delle rate, necessarie per la restituzione del debito, viene stabilito in base a vari fattori, tra i quali ricordiamo:

  • Possibilità del debitore
  • Esigenze del creditore
  • Tempistiche di restituzione.

Proviamo ad analizzare la situazione nel dettaglio parlando di due ipotesi ben definite.

Ipotesi di pagamento di saldo e stralcio a rate

Facciamo esempi pratici e parliamo di saldo e stralcio a rate. Concentriamoci in particolar modo in due situazioni ben precise, ovvero quella in cui la

  1. Procedura esecutiva è in fase iniziale
  2. Procedura è invece in una fase avanzata (con aste già bandite).

Ancora, in entrambe le situazioni, dobbiamo tenere in considerazione che:

  • In presenza di ipoteca o pignoramento, la cancellazione avviene solo dopo il saldo dell’ultima rata
  • La cancellazione del nominativo dalla Centrale Rischi avviene dopo l’ultimo pagamento, anche se in corso d’opera è possibile richiedere la modifica della segnalazione con “piano di rientro in corso”
  • In caso di procedura esecutiva, quest’ultima è soltanto sospesa, per l’estinzione è necessario saldare l’ultima rata.

Procedura esecutiva in fase iniziale

Qual è il momento migliore per far richiesta di saldo e stralcio a rate? Quando la procedura non è ancora iniziata, o comunque ci si trova in una fase embrionale. In questo caso, infatti:

  • L’iter non è ancora iniziato
  • I costi sostenuti dal creditore sono molto bassi
  • Le possibilità di recupero sono a lungo termine.


Quando si attua questa fase? Quando è stato notificato il decreto ingiuntivo o il precetto, oppure il pignoramento ma non c’è stata l’udienza ex art. 569 cpc riguardo l’inizio della procedura di vendita e di nomina del Consulente Tecnico chiamato a fare la perizia dell’immobile.

In questo caso, si consiglia una rateizzazione non troppo lunga, non solo perché a quel punto il creditore potrebbe voler aspettare l’asta, ma anche perché numerose società che si occupano di recupero crediti non permettono di accettare proposte oltre un tempo prestabilito.

Inoltre, è consigliabile proporre un acconto iniziale sostanzioso (circa il 10% del totale proposto), per confortare il creditore sul certo rientro del debito.

Leggi anche: saldo e stralcio immobiliare.

Procedura esecutiva in fase avanzata

Coloro che hanno un debito, spesso, cercano di rinviare il più possibile le trattative con il creditore, facendosi forti della lentezza del sistema giudiziario. Questo implica che molto spesso le trattative vengano avviate quando la vendita è già bandita e magari all’interno dell’immobile sono già entrati possibili acquirenti.

Questo atteggiamento è del tutto sconsigliato quando si vuole richiedere un saldo e stralcio a rate. I motivi? Sono presto spiegati.

Per cominciare, il creditore, dopo l’udienza per stabilire la modalità di vendita e quella per nominare il delegato, deve affrontare, sia che la transazione avvenga o meno, determinati costi, come:

  • CTU
  • Custode
  • Delegato
  • Fondo spese
  • Contributo per il portale delle vendite pubbliche.

Si tratta certamente di spese importanti, che possono superare anche i 5.000€, che un creditore cercherà di recuperare. Questo inciderà sicuramente sulla percentuale di sconto da concedere al debitore. È anche vero che, sostenuti questi costi, i creditori possono perdere interesse in un accordo di saldo e stralcio, preferendo l’asta.

Altro fattore da non sottovalutare è il tempo. Infatti, le attività che necessitano più tempo per perizia, nomina custode e delegato, modalità di vendita e vendita sono quelle prodromiche alla vendita stessa. Finite le procedure, le aste si susseguono anche con piccole tempistiche e questo scoraggerà qualsiasi creditore dall’accettare un accordo con saldo e stralcio a rate.

Come si evince dagli esempi riportati portare avanti una proposta di saldo e stralcio a rate non è semplice, dal momento che le varianti che possono entrare in gioco sono diverse. Il consiglio che possiamo darti è quello di affidarti a professionisti del settore, in grado di consigliarti al meglio le strade percorribili e di preparare una proposta di saldo e stralcio impossibile da rifiutare.

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