Cessione del quinto: pro e contro

Luana Galanti
Esperta di assicurazioni

Come tutti i prestiti al consumo, anche la cessione del quinto ha pro e contro. Ecco quali sono gli aspetti più convenienti di questa forma di finanziamento e quali sono le cose da considerare con attenzione quando si ha bisogno di liquidità.

cessione del quinto pro e contro

I punti a favore della cessione del quinto

Tra i pro della cessione del quinto vanno considerati:

  • la possibilità di accedere anche da parte di chi ha avuto problemi finanziari. Al momento della richiesta di prestito, banche e finanziarie non valutano il merito creditizio del richiedente. Questo permette anche a cattivi pagatori, protestati e a chi ha subito pignoramenti di accedere al credito;
  • la modalità di rimborso, che avviene tramite rate trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione;
  • il fatto che il prestito con cessione del quinto dello stipendio sia considerato un diritto del lavoratore e quindi il datore di lavoro non può rifiutarsi di versare le rate al creditore;
  • il fatto che non sono richieste garanzie;
  • il tasso di interesse a cui è concesso il prestito è in genere più basso rispetto ad altre forme di finanziamento a maggior rischio;
  • i tempi di concessione del finanziamento sono brevi, di solito inferiori a 4 settimane;
  • il fatto che si possa richiedere un finanziamento con cessione del quinto anche se si hanno altre trattenute sulla busta paga, perché si è subito un pignoramento, ad esempio, oppure perché si stanno rimborsando altri finanziamenti.

I lavoratori dipendenti che hanno chiesto un prestito con cessione del quinto e hanno altre trattenute sullo stipendio possono ricorrere alla delega di pagamento, anche conosciuta come cessione del doppio quinto. Questa soluzione permette di consolidare i prestiti in corso e dare inizio a un nuovo finanziamento, con una rata più bassa ed eventualmente nuova liquidità.

La delega è accessibile solo a chi ha già ceduto un quinto dello stipendio e permette di cedere un ulteriore quinto, arrivando a pagare una rata mensile pari al 40% dello stipendio netto. Il totale delle trattenute non può superare la soglia del 50% della retribuzione netta mensile.

Gli svantaggi della cessione del quinto

A fronte di tanti vantaggi, la cessione del quinto ha anche alcuni punti a sfavore:

  • il premio della polizza assicurativa che garantisce il finanziamento può essere elevato. Sono diversi i fattori che incidono su questo calcolo: l’età del richiedente, il suo stato di salute, la durata del finanziamento, la sua condizione lavorativa. Se la compagnia assicuratrice considera il prestito rischioso, questo rischio si riflette sul costo della polizza che potrebbe far risultare poco conveniente il finanziamento;
  • il prestito non viene concesso a chi percepisce una pensione minima, una pensione di invalidità o di inabilità e ai lavoratori autonomi;
  • possono incontrare delle serie difficoltà a ottenere il finanziamento i neoassunti, chi ha un TFR poco consistente, chi lavora per piccole imprese o per cooperative;
  • dal momento che l’importo del finanziamento dipende dall’importo della rata cedibile, chi ha un piccolo stipendio potrebbe ricevere una somma inferiore rispetto a quella che otterrebbe con un prestito personale;
  • i lavoratori dipendenti che stanno rimborsando la cessione non possono richiedere un anticipo sul TFR per tutta la durata del finanziamento, dal momento che il fondo fa da garanzia per l’istituto di credito;
  • se si ha bisogno di richiedere il rinnovo del prestito bisogna aspettare di aver rimborsato almeno il 40% delle rate (fanno eccezione i prestiti di durata quinquennale che possono essere rinnovati anche solo dopo un anno, se si chiede per la prima volta un prestito decennale).

Quando si ha intenzione di chiedere un prestito con cessione del quinto è bene considerare tutti i pro e i contro e confrontare più proposte di finanziamento per trovare la migliore.

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