Conti Correnti con Libretto degli Assegni

Ilenia Albanese
Esperta di conti correnti

Gli assegni sono un particolare metodo di pagamento che viene anche definito titolo di credito; attraverso l’assegno un soggetto ordina alla banca di pagare al portatore del titolo, il beneficiario, la somma di denaro indicata sull’assegno stesso.

Il titolo di credito dell’assegno ha origini molto antiche, e rappresenta una delle forme di pagamento più diffuse nella storia. Tuttavia, negli anni i metodi di pagamento e di riscossione dei debiti si sono evoluti e sono mutati, offrendo una più ampia gamma di alternative.

Ciò non significa, però, che la forma dell’assegno sia caduta in disuso. Infatti, vi sono alcuni conti correnti che prevedono ancora oggi il carnet degli assegni. Si tratta per lo più di banche tradizionali, mentre è molto più raro nel caso delle banche online.

Ma vediamo quali sono i migliori conti correnti con il libretto degli assegni e quali sono le caratteristiche di questo particolare strumento.

Conto Corrente Con Libretto Assegni

I migliori conti correnti con libretto degli assegni

Conto
Caratteristiche
Voto / vantaggi
Attivazione Gratis
Conto zero spese
ING
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A cosa serve il libretto degli assegni

Al momento dell’apertura del rapporto bancario, soprattutto nelle banche tradizionali è previsto il rilascio di un carnet di assegni.

Il libretto degli assegni è utile per effettuare pagamenti di piccoli, medi e grandi importi senza limiti, se non quelli della disponibilità della somma sul conto. Può essere utilizzato per acquisti e per saldare debiti di diverso genere.

Si tratta, quindi, di uno strumento alternativo al bonifico e al pagamento con la carta. Tuttavia, non essendo un mezzo di pagamento di sicura copertura, potrebbe non essere accettato ovunque.

Costi legati agli assegni bancari

Ricevere il carnet degli assegni bancari, così come emetterne, comporta dei costi, se pur minimi.

I costi previsti dalle banche, in genere, sono innanzitutto quelli di richiesta e invio del libretto. La consegna, infatti, avviene tramite posta al domicilio del correntista e l’istituto bancario addebita un costo che si aggira intorno ai 2 o 3 euro. Questa spesa è da corrispondere ogni qual volta si richiede un nuovo carnet.

Gli assegni riportano, di norma, la dicitura prestampata “non trasferibile”. Questo significa che possono essere incassati solo dal beneficiario indicato. Per esigenze specifiche è, tuttavia, possibile richiedere alla tua banca assegni privi della clausola “non trasferibile. Questi assegni, però, possono essere utilizzati solo per importi inferiori a 1.000 euro. Nel caso in cui l’incasso di un assegno non vada a buon fine, le banche generalmente applicano specifici costi.

In questi casi, tuttavia, è richiesto il pagamento di un’imposta di bollo per ogni titolo, indipendentemente dalla somma indicata su ciascuno di esso. Il limite dei mille euro impone, inoltre, il divieto di pagare qualsiasi transazione in contanti, per cui se l’assegno fosse trasferibile anche al di sopra di tale importo, potrebbe essere utilizzato per aggirare il limite all’uso del contante.

Caratteristiche e tipologie di libretto degli assegni

Il libretto degli assegni è composto, in genere, da 10 o 20 assegni, numerati in maniera progressiva.

Questi, una volta compilati, si dividono in due parti: la prima rimane sul carnet, quindi al titolare del conto, mentre la seconda viene consegnata al beneficiario. La prima parte si chiama matrice mentre la seconda si chiama propriamente assegno bancario.

L’assegno bancario prevede la presenza di tre soggetti distinti: il traente, colui che emette l’assegno, il trattario, o la banca alla quale si rivolge l’ordine di pagamento, e infine il beneficiario, il soggetto a favore del quale viene disposto l’assegno.

Naturalmente, per la validità dell’assegno è necessaria l’esistenza di un rapporto di conto corrente con il trattario, quindi la banca. Inoltre, è necessario che la somma segnata sul libretto sia presente e disponibile sul saldo del conto corrente.

Vi sono, poi, due tipologie di assegno bancario: quello non trasferibile e l’assegno bancario libero. Nel primo caso la somma viene pagata la somma dalla banca solamente al beneficiario. Invece, nel secondo caso, può avvenire la girata. Si tratta dell’atto con il quale un soggetto, detto girante, trasferisce a un altro soggetto, detto giratario, la legittimazione del titolo di credito. La girata prevede il pagamento di un’imposta di bollo di 1,50 euro e può essere emessa per importi fino a 999,99 euro.

L’assegno bancario non può, quindi, rimanere scoperto poiché la banca non potrà anticipare la somma indicata da emettere al beneficiario.

Come si compila un assegno

Quando si compila un assegno bisogna inserire correttamente tutti i campi e utilizzare una penna a inchiostro indelebile. Quindi, devono essere indicati:

  • Il luogo nel quale state emettendo l’assegno;
  • La data di emissione;
  • L’importo in cifre
  • L’importo in lettere, sempre con due decimali anche se di importo pari a zero;
  • Il nome del beneficiario che indica la persona o la società a favore della quale viene disposto l’ordine di pagamento;
  • La firma, ovvero l’atto di sottoscrizione dell’ordine di pagamento.

Poi, una volta compilato tutto l’assegno, si “stacca” il talloncino, chiamato “madre”, che riporta il numero del relativo assegno, dall’assegno vero e proprio da consegnare al beneficiario. Il titolare può annotare la data, l’importo e il beneficiario del pagamento.

È molto importante compilare correttamente tutti i campi dell’assegno poiché se questo dovesse risultare privo anche di una sola delle informazioni necessarie, la banca ha il diritto di rifiutarne il pagamento a chi lo presenta.

Come richiedere il libretto degli assegni

Il carnet degli assegni può essere richiesto sia al momento dell’apertura del conto, sia successivamente, nel caso in la banca in cui si gestisce la liquidità lo preveda. Questo viene rilasciato, se previsto nelle condizioni contrattuali del conto corrente.

Tuttavia, il libretto degli assegni non è concesso a tutti i correntisti, ma viene emesso a discrezione della banca in base a diversi criteri. Infatti, trattandosi di un impegno al pagamento, il correntista deve essere nelle capacità di adempiere al pagamento. Per tale motivo, la banca valuta se il correntista è considerato meritevole di credito o meno. Infatti, in genere, i soggetti protestati non possono ricevere il libretto degli assegni.

Secondo la normativa pro tempore vigente nostro Paese negli ultimi anni, tutti gli assegni sono rilasciati dalla banca al cliente, tramite il blocchetto, con la clausola di non trasferibilità. Questo significa che il titolo non può essere girato a terzi dal beneficiario. Questa pratica consiste nell’apporre la firma e consegnare ad altri il proprio credito. Tuttavia, vi possono essere eccezioni per le somme non superiori ai 999 euro.

Infatti, in tal caso il cliente può chiedere alla propria banca di farsi rilasciare un blocchetto di assegni senza la clausola di non trasferibilità, quindi “girabili” a terzi.

Infine, occorre precisare che è possibile richiedere alla banca anche un solo assegno piuttosto che un carnet da 10 o 20 libretti. Ma anche in questo caso è previsto un costo di emissione.