Oltre alla classica modalità di rimborso delle carte di credito esiste anche la modalità revolving che offre al titolare della carta una maggiore flessibilità. Infatti, le spese vengono rimborsate non in un’unica soluzione come nel caso della modalità a saldo ma con rate mensili.
In questo articolo capiremo meglio cosa si intende per carta di credito revolving, i vantaggi e gli svantaggi di questa modalità di rimborso e le differenze con le carte a saldo.
In questo articolo si parla di:
Le migliori carte di credito revolving
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Canone gratuito primo anno
Carta di credito A SALDO o REVOLVING
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Pagamenti tramite smartphone
Carta a saldo o revolving
- Canone: Gratis primo anno, poi €35 annui
- Circuito: American Express
- Plafond: massimo €5.000
- Anticipo contante: 3,9% -min. €2,60
- Limite prelievo: €500 ogni 8 giorni, max il 20% del fido
- Tan - Taeg: 14%/23,69%
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Carta di credito A SALDO o REVOLVING
Come funziona la carta di credito revolving
Le carte di credito generalmente sono proposte con una delle due modalità: a credito o revolving.
Queste ultime sono delle carte di credito vere e proprie, il cui rimborso avviene in modalità rateale.
Infatti, questo tipo di carta di credito è anche detta rateale.
La caratteristica di questa tipologia di rimborso è il credito che si ricostituisce costantemente mentre il titolare effettua i singoli rimborsi mensili.
Il fido concesso dall’istituto bancario funziona allo stesso modo della carta a saldo, per cui in base alla situazione patrimoniale del cliente la banca riconosce un plafond mensile per effettuare le spese. Ad ogni acquisto, il credito messo a disposizione del titolare diminuisce, per poi essere ricaricato il mese successivo, dopo il pagamento della rata prevista.
In più, generalmente le carte revolving permettono ai titolari di scegliere l’importo della rata mensile. In fase di richiesta della carta di credito si stabiliscono il limite massimo del fido e l’ammontare della rata minima del rimborso.
Con questa tipologia di carta di credito è possibile acquistare qualsiasi bene, nei limiti del fido disponibile, e senza dover presentare documenti o attendere autorizzazioni.
Un’altra caratteristica di questa tipologia di carta di credito è il calcolo ed il pagamento di un tasso d’interesse.
Ci sono, poi, le carte di credito a opzione in cui il titolare è libero di scegliere la modalità di rimborso di mese in mese e senza costi aggiuntivi.
I principali costi delle carte di credito revolving
Le carte di credito revolving non presentano costi molto diversi dalle carte di credito tradizionali. Infatti, tra i costi principali troviamo:
- Canone annuo: costo fisso che, in alcuni casi, può essere scontato o azzerato con promozioni
- Commissioni per l’anticipo di contante: generalmente pari al 4% dell’importo prelevato
- Costi di rinnovo o di emissione della carta
- Imposta di bollo di €2 su estratti conto superiori a €77,47
- Commissioni sul rifornimento di carburante
Oltre a questi costi, però, la carta di credito revolving prevede, proprio per la sua modalità di rimborso, il calcolo degli interessi. Il tasso d’interesse è caratteristico di questa carta proprio perché mensilmente avviene una dilazione del pagamento. In Italia in media il tasso d’interesse è pari al 17%.
Gli interessi vengono corrisposti dal titolare della carta al pagamento della rata mensile. Nel calcolo degli interessi vanno calcolati il TAN ed il TAEG.
TAN e TAEG
Il TAN, o Tasso Annuo Nominale, è quel tasso che si applica ad un finanziamento. Questo rappresenta quell’interesse che il titolare della carta è tenuto a corrispondere annualmente alla 3
Invece, il TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, è un indice che calcola il costo globale del prestito. Infatti, offre una visione chiara del costo della carta di credito revolving.
Per chi è consigliata la carta di credito revolving
Le carte di credito revolving sono particolarmente adatte per chi preferisce rimborsare le spese effettuate con maggiore flessibilità, scegliendo l’importo della rata.
Inoltre, la modalità di rimborso revolving è ideale per l’acquisto di beni durevoli dai costi più elevati perché il costo viene così suddiviso in poche rate ad un tasso d’interesse basso.
Invece, per le spese ordinarie di tutti i giorni la modalità revolving non è particolarmente consigliata perché si andrebbe incontro al pagamento di interessi anche su piccole spese.
Come scegliere la migliore carta di credito revolving
Alcuni istituti bancari propongono più di una carta di credito da collegare al conto corrente, che variano in base al fido massimo, al circuito o alla modalità di rimborso. Quando si vuole richiedere una carta di credito revolving, però, ci sono diversi elementi da considerare per poter scegliere la soluzione più conveniente.
Tra i fattori più importanti da considerare quando si sceglie una carta di credito revolving c’è il tasso d’interesse applicato dalla banca.
Bisogna, inoltre, valutare bene i costi legati alla carta, sia quelli fissi come il canone e i costi di emissione, sia quelli variabili legati all’utilizzo.
Con la carta revolving spesso è anche possibile stabilire l’importo della rata. Invece, in alcuni casi le tasse sono già stabilite dalla banca in base al debito residuo da corrispondere all’istituto. In questo caso, quindi, bisogna valutare l’importo previsto da corrispondere mensilmente.
Quando si sceglie una nuova carta di credito è fondamentale anche scegliere quella con il fido massimo più adeguato alle proprie esigenze, tenendo presente che il fido riconosciuto dalla banca varia in base alla situazione patrimoniale del richiedente.
È, inoltre, consigliabile verificare le promozioni attive che permettono di risparmiare sul canone o di accedere a programmi fedeltà convenienti.
Tra i fattori da analizzare c’è anche quello della sicurezza e delle polizze assicurative incluse con la carta.
Requisiti per richiedere la carta di credito
Per poter richiedere una carta di credito revolving, così come per quelle a saldo, il titolare deve rispettare alcuni requisiti imposti dall’istituto.
Stiamo parlando di requisiti di affidabilità che garantiscono alla banca che il titolare è capace di rimborsare le spese effettuate con la carta attingendo al fido concesso.
Tra i requisiti più comuni ci sono:
- Essere residente in Italia
- Avere la maggiore età
- Essere titolare di un conto corrente che preveda la carta di credito revolving
- Avere un reddito dimostrabile
- Non avere debiti
- Non rientrare nella lista dei cattivi pagatori
La banca richiede un certo livello di reddito dimostrabile, o che sia accreditato lo stipendio o la pensione sul conto corrente. Alcune banche, inoltre, possono richiedere che il titolare sia cliente da un certo periodo di tempo.
Ci sono diversi documenti che bisogna presentare alla banca per procedere alla richiesta della carta di credito revolving. Questi in genere sono:
- Documento di identità
- Codice fiscale
- Permesso di soggiorno per stranieri
- Busta paga/cedolino della pensione/Modello Unico
Dopo aver presentato tutti i documenti richiesti, la banca effettua una valutazione e, se si arriva ad un esito positivo, concede il fido e spedisce per posta la carta di credito.