La cessione del quinto è tra i tipi di prestito più diffusi. Il suo successo è dovuto al fatto che ha caratteristiche particolari che lo rendono accessibile anche a chi di solito fa fatica a ottenere un finanziamento. Vediamo in dettaglio come funziona la cessione del quinto, chi la può richiedere e quali sono i requisiti per fare domanda.
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Cos’è la cessione del quinto
La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, introdotto in Italia nel 1950 e regolato dal DPR 180/1950. Inizialmente potevano chiedere questo prestito soltanto i dipendenti pubblici e statali. Con il passare del tempo, la normativa è stata modificata per permettere anche ai dipendenti del settore privato e ai pensionati di chiedere un prestito da rimborsare con la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione.
Si parla di cessione del quinto perché il rimborso del finanziamento avviene seguendo lo schema della cessione del credito come definito all’articolo 1260 del codice civile, pagando delle rate che arrivano al massimo a un quinto della pensione o della retribuzione mensile.
In pratica il pensionato o il lavoratore cedono alla banca il diritto di riscuotere il credito che hanno nei confronti del datore di lavoro. Sarà proprio il datore di lavoro (o l’istituto di previdenza) a pagare materialmente la rata, trattenendo e versando all’istituto di credito il quinto.
Questo tipo di prestito è considerato un diritto del lavoratore o del pensionato, perciò non c’è bisogno che il datore di lavoro esprima il proprio consenso. Chi chiede la cessione del quinto deve solo comunicare al proprio datore di lavoro o all’istituto di previdenza l’avvenuta cessione.
Il prestito con cessione del quinto è garantito da un’assicurazione obbligatoria. La polizza copre il rischio vita e il rischio impiego e tutela sia chi concede il prestito sia chi lo richiede in caso di morte prematura o di perdita del posto di lavoro del debitore.
La durata del finanziamento per legge va da un minimo di 24 rate a un massimo di 120. Il prestito è concesso a tasso fisso.
Quali sono i requisiti per chiedere una cessione del quinto
Può richiedere una cessione del quinto:
- chi è un lavoratore dipendente del settore pubblico o privato;
- chi è un pensionato.
I requisiti richiesti variano leggermente a seconda della categoria a cui appartiene chi richiede il finanziamento.
I lavoratori dipendenti possono richiedere un prestito con cessione del quinto sia se hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato sia se hanno un contratto a termine. In questo secondo caso la scadenza del prestito non può eccedere il periodo di lavoro residuo.
In molti casi le banche e le società finanziarie richiedono un’anzianità lavorativa minima o una dimensione minima dell’azienda. Questi due fattori influenzano l’esito della richiesta perché rappresentano indirettamente una forma di garanzia per chi concede il finanziamento.
Il TFR maturato dal lavoratore è una forma di tutela per il creditore, che potrà rivalersi sul fondo accantonato nel caso in cui il dipendente venga licenziato, ad esempio. La dimensione dell’azienda viene tenuta in considerazione dalle banche perché l’attività svolta da una grande società è considerata generalmente più solida e affidabile rispetto a quella di una piccola azienda.
Nel caso dei pensionati si tiene conto in primis dell’età. Di solito si concedono prestiti con cessione del quinto fissando come limite di età gli 80 anni al termine del prestito, ma in alcuni casi si può arrivare anche fino a 90 anni.
Quando è un pensionato a richiedere un prestito con cessione del quinto bisogna tenere presente che non è sempre possibile cedere l’intero quinto della pensione. Esiste infatti una quota della pensione considerata non cedibile, pari all’importo della pensione minima. La pensione residua al netto della quota ceduta non può mai scendere al di sotto di questa soglia considerata inattaccabile.
Al momento della richiesta i documenti da presentare all’istituto di finanziamento sono:
- un documento di identità;
- il codice fiscale o la tessera sanitaria;
- le ultime due buste paga o il cedolino della pensione;
- il documento che attesta qual è l’importo della rata cedibile.
L’iter per la concessione del prestito è di solito molto più rapido rispetto a quello necessario per un prestito personale. Banche e società finanziarie non hanno bisogno di valutare il merito creditizio di chi chiede il prestito, perché la rata viene trattenuta e versata alla fonte. Per questo motivo, il prestito con cessione del quinto è accessibile anche a chi ha subito protesti o pignoramenti oppure a chi è iscritto nelle banche dati finanziarie come cattivo pagatore.