I prestiti da rimborsare attraverso trattenute in busta paga o sulla pensione non hanno un tetto all’importo richiedibile perciò, se la retribuzione è sufficiente, si può ottenere anche una cessione del quinto da 50.000 euro. Ecco quali sono i requisiti da rispettare e qual è lo stipendio minimo richiesto per questo tipo di prestito.
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I requisiti per richiedere una cessione del quinto da 50.000 euro
Per richiedere una cessione del quinto bisogna rispettare alcuni requisiti fissati dal DPR 180/1950. Innanzitutto, il prestito è rivolto ai pensionati o ai lavoratori dipendenti, del settore pubblico o privato. Oltre ai requisiti imposti dalla normativa sui prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione, gli istituti di credito possono fissare regole supplementari.
Trattandosi di una cifra piuttosto alta, è probabile che banche e società finanziarie stabiliscano dei limiti di età alle richieste di prestito con cessione del quinto da 50.000 euro. Anche se il prestito è assistito da un’assicurazione che copre il rischio vita, concedere un prestito da 50.000 euro a un pensionato potrebbe essere considerato troppo rischioso.
Anche per i lavoratori dipendenti potrebbero esserci delle restrizioni: in questo caso gli istituti di credito valuteranno le dimensioni dell’azienda presso la quale si lavora, la sua solidità e l’ammontare del TFR maturato. Anche chi ha un reddito sufficiente a coprire l’importo della rata potrebbe quindi vedersi rifiutata la richiesta di finanziamento se il fondo TFR non copre l’importo del debito.
Prima di presentare la richiesta di prestito è opportuno fare delle simulazioni per capire quant’è l’importo della rata e valutare se la cessione del quinto è la soluzione più conveniente. Per cifre che superano i 30.000 euro, infatti, potrebbe risultare meno impegnativo un prestito personale o un mutuo.
Qual è la rata da pagare?
Per verificare se è possibile richiedere un prestito con cessione del quinto bisogna considerare essenzialmente due elementi:
- la rata cedibile;
- il tasso di interesse applicato al finanziamento.
La rata massima che può essere trattenuta quando si richiede una cessione del quinto viene indicata nel documento di quota cedibile, nel caso dei pensionati, o nel certificato di stipendio, nel caso dei dipendenti. Questa cifra corrisponde a un quinto della retribuzione netta mensile e la rata di rimborso non può in nessun caso essere superiore a questa soglia.
Il secondo elemento da considerare è il tasso di interesse. Il valore da tenere in considerazione è quello indicato nel TAEG. Il tasso effettivo comprende tutti i costi legati al prestito: il tasso di interesse vero e proprio, le spese accessorie e quelle relative alla polizza assicurativa.
Il tasso di interesse fissato dagli istituti di credito influenza di molto l’importo effettivo della rata. Di solito, per i prestiti con cessione del quinto i tassi di interesse sono più bassi rispetto a quelli applicati a prestiti rimborsati direttamente dal debitore. I tassi potrebbero essere ancora più convenienti se esistono delle convezioni firmate tra l’istituto che concede il finanziamento e il proprio datore di lavoro o ente di previdenza.
Considerando un prestito con cessione del quinto da rimborsare in 10 anni (la durata massima per questo tipo di prestito), l’importo della rata sarebbe grossomodo compreso tra 500 e 700 euro. Di conseguenza, potrebbero richiedere un finanziamento da 50.000 euro soltanto coloro che guadagnano dai 2.500 ai 3.500 euro netti al mese.