La cessione del quinto alla Guardia di Finanza rientra nella categoria dei prestiti alle forze armate. Possono richiedere questo finanziamento tutti i membri del corpo della Guardia di Finanza che rispettano i requisiti stabiliti dalle banche e dalle società finanziarie che concedono il prestito.
In questo articolo si parla di:
Chi può chiedere la cessione del quinto per la Guardia di Finanza
Possono richiedere un prestito con cessione del quinto dello stipendio gli agenti in servizio e i pensionati della Guardia di Finanza. Possono fare richiesta di prestito tutti gli agenti indipendentemente dal loro grado.
La normativa sui prestiti con cessione del quinto non stabilisce alcun limite minimo per l’anzianità di servizio, ma alcune banche e finanziarie possono personalizzare queste regole. Può quindi capitare che i prestiti vengano concessi a chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato e abbia maturato almeno quattro anni di anzianità di servizio o che vengano concessi a chi ha un contratto a tempo determinato ma abbia alle spalle almeno tre anni di lavoro.
Per richiedere il prestito con cessione del quinto per la Guardia di Finanza non è necessario presentare delle garanzie personali. Oltre allo stipendio (o alla pensione), le uniche due forme di garanzia per il prestito sono il TFR e la polizza assicurativa prevista espressamente dal DPR che disciplina questa forma di prestito.
Il fatto che non servano garanzie aggiuntive rispetto al proprio stipendio significa anche che al momento della richiesta del prestito gli istituti di credito non valutano il cosiddetto merito creditizio, cioè l’affidabilità del cliente. Il rimborso avviene con delle trattenute dallo stipendio che sono fatte dal datore di lavoro o dall’ente di previdenza. Per questo motivo possono accedere alla cessione del quinto anche gli agenti della GdF che sono considerati cattivi pagatori, sono stati protestati o hanno subito dei pignoramenti.
Cosa serve per richiedere il prestito
Per richiedere il prestito con cessione del quinto dello stipendio per la Guardia di Finanza bisogna rivolgersi a un istituto di credito che offre questo tipo di finanziamento e presentare loro lo stato di servizio. Questo documento va richiesto al reparto TLA di competenza e contiene tutte le informazioni rilevanti per ottenere il prestito.
Sullo stato di servizio sono infatti riportati:
- la posizione lavorativa dell’agente;
- l’anzianità di servizio;
- il TFR maturato;
- lo stipendio lordo;
- lo stipendio netto;
- la rata cedibile.
La rata cedibile corrisponde al 20% dello stipendio netto ed equivale al quinto che può essere ceduto in cambio di un finanziamento non finalizzato.
Al momento della richiesta del prestito bisogna presentare all’istituto di credito, oltre allo stato di servizio, anche un documento di identità, il codice fiscale e le ultime due buste paga.
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Come funziona il rimborso della cessione del quinto
Se la banca o la società finanziaria danno il via libera alla concessione del prestito, l’agente della Guardia di Finanza deve inviare una copia del contratto al reparto TLA. L’ultimo passo da compiere per concludere il processo di richiesta del prestito con cessione del quinto è attendere l’atto di benestare con cui il reparto TLA territoriale comunica di aver registrato la cessione.
Secondo quanto precisato dalla normativa sui prestiti con cessione del quinto non è richiesta l’approvazione del datore di lavoro, perché è un diritto del lavoratore poter richiedere questa forma di finanziamento. Rientra invece tra gli obblighi del datore di lavoro trattenere dallo stipendio e versare le rate a favore del creditore.
Con la cessione del quinto i membri del corpo della Guardia di Finanza possono ottenere un prestito personale da rimborsare in un periodo compreso tra 24 e 120 mesi. Le rate hanno un importo costante e sono calcolate applicando un tasso di interesse fisso e inferiore a quello di mercato.
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