Cessione del quinto INPDAP per il matrimonio di un figlio

Luana Galanti
Esperta di assicurazioni

La cessione del quinto INPDAP per il matrimonio di un figlio è un prestito a disposizione di dipendenti e pensionati del settore pubblico. Il finanziamento serve a sostenere le spese della cerimonia e va rimborsato con rate che non possono superare un quinto dell’importo dello stipendio o della pensione netta. Ma questa soluzione non è l’unica forma di finanziamento a cui si può ricorrere: vediamole insieme nel dettaglio.

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Quando si può richiedere la cessione del quinto INPDAP per matrimonio

Gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono richiedere all’ente di previdenza un prestito pluriennale per una delle finalità definite nel regolamento sull’erogazione dei prestiti. 

Il matrimonio di un figlio è una delle finalità per le quali si può richiedere quello che è conosciuto come prestito con cessione del quinto INPDAP. In realtà a concedere e a gestire i prestiti ai dipendenti e ai pensionati pubblici da qualche anno è l’INPS, ente nel quale sono confluite tutte le attività precedentemente svolte dall’INPDAP.

Quali sono i requisiti

Oltre a essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, per poter richiedere il prestito INPDAP per finanziare le spese per il matrimonio del figlio è necessario rispettare altri requisiti:

  • presentare lo stato di famiglia;
  • presentare un’autocertificazione che dimostra che il matrimonio è avvenuto al massimo entro un anno rispetto alla data in cui si richiede il prestito;
  • presentare, in alternativa all’autocertificazione, la dichiarazione sostitutiva che dimostra che sono avvenute le pubblicazioni.

Attraverso il prestito INPDAP si possono ottenere fino a 23.000 euro, rimborsabili in massimo 5 anni e con rate pari a un quinto dello stipendio o della pensione.

Il prestito viene concesso a tasso fisso (pari al 3,5%). Inoltre, va considerata una ritenuta dello 0,5% che serve a coprire le spese di amministrazione e il contributo al fondo rischi. Il denaro viene accreditato dopo pochi giorni sul conto corrente bancario o postale di chi ha richiesto il prestito, mentre il rimborso inizia due mesi dopo la data di concessione del prestito.

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Quali spese si possono finanziare

L’importo del finanziamento va usato per sostenere le spese legate al matrimonio. Tipicamente, si considerano le spese relative a:

  • gli abiti per la cerimonia;
  • gli addobbi floreali;
  • le bomboniere;
  • il viaggio di nozze;
  • il ricevimento.

Le alternative al prestito INPDAP

Se non si rispettano i requisiti appena visti si può comunque ottenere un prestito con cessione del quinto e usare il proprio denaro per finanziare le spese per il matrimonio di un figlio.

Banche e società finanziarie concedono infatti facilmente a lavoratori e a pensionati tanto del settore pubblico quanto di quello privato dei prestiti personali da rimborsare con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Se si richiede un classico prestito con cessione del quinto non c’è bisogno di giustificare la spesa: questo vuol dire che il denaro ricevuto in prestito può essere usato per finanziare ogni tipo di spesa, che sia legata o meno al matrimonio.

I prestiti con cessione del quinto vengono concessi a tasso fisso e sono garantiti da una polizza assicurativa. La polizza viene attivata al momento della firma del contratto di finanziamento e copre entrambe le parti in caso di perdita del lavoro o di morte del debitore.

Banche e finanziarie concedono prestiti con cessione del quinto anche a chi di solito ha qualche difficoltà a ottenere credito: è il caso, ad esempio, dei lavoratori assunti con un contratto a termine, oppure dei cattivi pagatori, dei protestati o di persone i cui beni sono stati pignorati.

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