La cessione del quinto INPDAP per il matrimonio di un figlio è un prestito a disposizione di dipendenti e pensionati del settore pubblico. Il finanziamento serve a sostenere le spese della cerimonia e va rimborsato con rate che non possono superare un quinto dell’importo dello stipendio o della pensione netta. Ma questa soluzione non è l’unica forma di finanziamento a cui si può ricorrere: vediamole insieme nel dettaglio.
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Quando si può richiedere la cessione del quinto INPDAP per matrimonio
Gli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono richiedere all’ente di previdenza un prestito pluriennale per una delle finalità definite nel regolamento sull’erogazione dei prestiti.
Il matrimonio di un figlio è una delle finalità per le quali si può richiedere quello che è conosciuto come prestito con cessione del quinto INPDAP. In realtà a concedere e a gestire i prestiti ai dipendenti e ai pensionati pubblici da qualche anno è l’INPS, ente nel quale sono confluite tutte le attività precedentemente svolte dall’INPDAP.
Quali sono i requisiti
Oltre a essere iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, per poter richiedere il prestito INPDAP per finanziare le spese per il matrimonio del figlio è necessario rispettare altri requisiti:
- presentare lo stato di famiglia;
- presentare un’autocertificazione che dimostra che il matrimonio è avvenuto al massimo entro un anno rispetto alla data in cui si richiede il prestito;
- presentare, in alternativa all’autocertificazione, la dichiarazione sostitutiva che dimostra che sono avvenute le pubblicazioni.
Attraverso il prestito INPDAP si possono ottenere fino a 23.000 euro, rimborsabili in massimo 5 anni e con rate pari a un quinto dello stipendio o della pensione.
Il prestito viene concesso a tasso fisso (pari al 3,5%). Inoltre, va considerata una ritenuta dello 0,5% che serve a coprire le spese di amministrazione e il contributo al fondo rischi. Il denaro viene accreditato dopo pochi giorni sul conto corrente bancario o postale di chi ha richiesto il prestito, mentre il rimborso inizia due mesi dopo la data di concessione del prestito.
Quali spese si possono finanziare
L’importo del finanziamento va usato per sostenere le spese legate al matrimonio. Tipicamente, si considerano le spese relative a:
- gli abiti per la cerimonia;
- gli addobbi floreali;
- le bomboniere;
- il viaggio di nozze;
- il ricevimento.
Le alternative al prestito INPDAP
Se non si rispettano i requisiti appena visti si può comunque ottenere un prestito con cessione del quinto e usare il proprio denaro per finanziare le spese per il matrimonio di un figlio.
Banche e società finanziarie concedono infatti facilmente a lavoratori e a pensionati tanto del settore pubblico quanto di quello privato dei prestiti personali da rimborsare con la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Se si richiede un classico prestito con cessione del quinto non c’è bisogno di giustificare la spesa: questo vuol dire che il denaro ricevuto in prestito può essere usato per finanziare ogni tipo di spesa, che sia legata o meno al matrimonio.
I prestiti con cessione del quinto vengono concessi a tasso fisso e sono garantiti da una polizza assicurativa. La polizza viene attivata al momento della firma del contratto di finanziamento e copre entrambe le parti in caso di perdita del lavoro o di morte del debitore.
Banche e finanziarie concedono prestiti con cessione del quinto anche a chi di solito ha qualche difficoltà a ottenere credito: è il caso, ad esempio, dei lavoratori assunti con un contratto a termine, oppure dei cattivi pagatori, dei protestati o di persone i cui beni sono stati pignorati.