Chi è arruolato in una delle forze armate italiane può ottenere un finanziamento chiedendo una cessione del quinto per militari. Questa soluzione permette di ottenere liquidità in tempi brevi e in modo pressoché sicuro. Possono accedere al credito sia i dipendenti delle forze armate sia i pensionati: ecco come fare richiesta e cosa c’è da sapere su questo tipo di prestito personale.
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Come funziona la cessione del quinto NoiPA ai militari
Sono diversi i corpi militari che possono ottenere un prestito con cessione del quinto a condizioni agevolate. Molte banche e società finanziarie offrono cessioni del quinto a tassi ridotti e con costi inferiori rispetto a quelli di mercato, grazie alle convenzioni stipulate con il sistema NoiPA.
A poter richiedere un finanziamento con cessione del quinto per i militari sono i membri di:
- Aeronautica Militare;
- Esercito Italiano;
- Guardia di Finanza;
- Marina Militare;
- Arma dei Carabinieri;
- Forze speciali;
- Forze ausiliarie.
Per poter richiedere la cessione del quinto non è necessario aver raggiunto un’anzianità di servizio minima, ma è sufficiente essere arruolati da almeno tre mesi.
Anche se non è un requisito vincolante, aver maturato un’anzianità di servizio di qualche anno è un vantaggio indiretto per chi richiede il finanziamento, perché il TFR maturato fa da garanzia per il finanziamento. Avere un fondo TFR sostanzioso si può tradurre in costi più bassi.
Il prestito va rimborsato in minimo 48 rate e in massimo 120. Gli importi del finanziamento e della rata dipendono direttamente dallo stipendio netto del militare. La rata massima rimborsabile si ricava infatti calcolando un quinto dello stipendio mensile al netto delle trattenute in busta paga.
In caso di morte del militare che ha richiesto il prestito o di perdita del lavoro, il finanziamento è coperto da un’assicurazione legata al prestito.
Se la richiesta di finanziamento ha esito positivo, a pagare le rate non è direttamente il militare, ma il Ministero di cui è dipendente. Al momento dell’elaborazione della busta paga, infatti, il datore di lavoro è tenuto a trattenere e a versare al creditore la rata di rimborso della cessione del quinto.
Se il militare ha bisogno di ulteriore liquidità può ricorrere alla delegazione di pagamento (anche conosciuta come cessione del doppio quinto, perché si procede alla trattenuta sullo stipendio di una seconda rata pari al quinto) oppure al rinnovo della cessione. Nel caso del rinnovo si estingue la cessione precedente e si dà avvio a una nuova cessione, alle stesse condizioni di quella iniziale (tasso di interesse e importo della rata), ma con una durata maggiore.
Come chiedere la cessione del quinto all’esercito
La prima cosa da fare per richiedere un prestito con cessione del quinto per i membri dell’esercito è richiedere all’ufficio amministrativo che elabora le buste paga il certificato di stipendio. Il documento va presentato alla banca o alla finanziaria alla quale si vuole richiedere il prestito e serve a verificare la rata cedibile e l’importo massimo del finanziamento.
Se il preventivo della banca viene accettato, si passa alla firma del contratto e alla trasmissione della richiesta di cessione all’amministrazione. L’ultimo step per completare la richiesta della cessione del quinto è il rilascio dell’atto di benestare da parte della stessa amministrazione.
Come gli altri dipendenti pubblici, i militari possono presentare una richiesta di cessione del quinto senza dover informare il proprio datore di lavoro e senza dover giustificare la richiesta.
Il fatto che a rimborsare il prestito sia un ministero (o l’INPS, nel caso dei pensionati) rende sicuro per gli istituti di credito erogare questo genere di finanziamento: per questo motivo possono ottenere un prestito anche coloro che sono considerati cattivi pagatori, hanno un pignoramento in corso o sono stati protestati.
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