Per i dipendenti pubblici e statali chiedere un prestito personale è più facile di quanto non lo sia per altre categorie di lavoratori. Il merito è della disponibilità della cosiddetta cessione del quinto NoiPA: un prestito personale nato dalla convenzione tra il MEF e gli istituti di credito. Vediamo in cosa consiste questo prestito e come fare per richiederlo.
In questo articolo si parla di:
Cos’è la cessione del quinto NoiPA
La cessione del quinto in convenzione NoiPA non è altro che un classico prestito personale con cessione del quinto dello stipendio. Quello che distingue questo finanziamento dalle altre cessioni sta nel meccanismo di richiesta e nella platea delle persone che ne possono beneficiare.
Prima di capire come si richiede il prestito su NoiPA è importante capire cos’è NoiPA. Si tratta di un portale attraverso il quale viene gestita la contabilità degli stipendi dei dipendenti pubblici e statali.
I lavoratori delle amministrazioni che hanno aderito a NoiPA possono consultare la propria busta paga e tutte le informazioni riguardanti la propria posizione lavorativa semplicemente accedendo al portale.
Grazie al servizio CreditoNet il portale NoiPA è accessibile anche agli istituti finanziari convenzionati. Il servizio permette agli istituti di credito di verificare in un clic la situazione lavorativa di chi chiede un prestito personale e di consultare tutti i dati necessari a formulare un preventivo.
La cessione del quinto NoiPA per militari
NoiPA è disponibile per tutti i dipendenti delle amministrazioni convenzionate. Rientrano nel gruppo gli insegnanti, il personale della scuola, i dipendenti delle amministrazioni locali, dei ministeri e il personale sanitario.
Anche il personale dei corpi militari può richiedere la cessione del quinto tramite il portale NoiPA: è il caso del personale della Polizia di Stato e della Polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza e dell’Esercito italiano. Fanno eccezione solo i membri dell’arma dei Carabinieri che non hanno ancora aderito al sistema informatico del MEF.
Come richiedere la cessione del quinto su NoiPA
Quando si ha bisogno di un finanziamento la soluzione più comoda e immediata è richiedere una cessione del quinto. Nel caso in cui si richieda un prestito attraverso la piattaforma NoiPA si riesce spesso a ottenere un finanziamento a tassi più bassi della media e a condizioni più vantaggiose.
Chi lavora per una delle amministrazioni che aderiscono a NoiPA per richiedere il prestito deve rivolgersi a una delle banche o delle finanziarie convenzionate. Al momento della richiesta è sufficiente presentare all’istituto di credito l’ultima busta paga, un documento di identità e il codice fiscale.
Dopo aver ricevuto la richiesta, l’istituto di credito può collegarsi a NoiPA e controllare la situazione lavorativa del dipendente. In particolare, la banca o la finanziaria controlleranno l’anzianità di servizio, il TFR maturato e la quota cedibile dello stipendio, in modo da poter elaborare un preventivo.
Gli istituti di credito di solito concedono il prestito anche a chi è assunto a tempo determinato o ha un’anzianità di servizio di pochi mesi.
I tempi di erogazione del prestito
Se il dipendente accetta il preventivo si passa alla firma del contratto di finanziamento e alla stipula della polizza assicurativa obbligatoria per tutti i contratti di cessione del quinto. La polizza garantisce le parti dal rischio vita e dal rischio impiego e rappresenta la principale forma di garanzia del finanziamento.
I tempi di erogazione della cessione del quinto NoiPA sono particolarmente brevi: dopo la firma del contratto bastano pochi giorni lavorativi per vedere il denaro accreditato sul proprio conto corrente. Una volta che è stato firmato il contratto ed è stato ricevuto l’atto di benestare da parte dell’amministrazione alla quale si fa parte, si dà avvio al rimborso del prestito.
A rimborsare materialmente le rate del finanziamento è il datore di lavoro che ha il compito di trattenere e versare le rate per tutta la durata del prestito. La normativa sulla cessione del quinto stabilisce che il periodo di rimborso va da un minimo di 24 rate a un massimo di 120.
L’importo massimo della rata è pari a un quinto dello stipendio mensile, al netto delle altre trattenute presenti in busta paga.