Si può richiedere la cessione del quinto per pensionati invalidi? Sì, ma non tutte le categorie di invalidi possono accedere a questa forma di finanziamento semplice e conveniente. Vediamo insieme chi può fare la richiesta, quali sono i requisiti stabiliti dalla legge e come avviene il rimborso.
In questo articolo si parla di:
Come funziona la cessione del quinto della pensione di invalidità
La cessione del quinto della pensione di invalidità funziona come una consueta cessione del quinto, ad eccezione di due cose:
- sono diversi i requisiti per l’accesso al prestito;
- è richiesto sottoporsi a un esame medico prima di ottenere il finanziamento.
Una volta concesso il finanziamento, le regole che si applicano sono quelle proprie della cessione del quinto:
- il rimborso avviene mensilmente;
- l’INPS trattiene automaticamente l’importo della rata e lo versa al creditore;
- la durata del prestito è compresa tra 24 e 120 mesi;
- l’importo della rata è pari al massimo a 1/5 della pensione netta;
- la pensione residua non può scendere al di sotto della soglia della pensione minima;
- il finanziamento è assistito da una copertura assicurativa.
Chi può accedere alla cessione del quinto per invalidi
Nella definizione di invalidi rientrano spesso categorie di lavoratori e pensionati che percepiscono prestazioni diverse da parte dell’INPS. Distinguere queste categorie è particolarmente importante quando si parla di cessione del quinto, perché soltanto alcuni invalidi possono richiedere questo tipo di prestito.
In particolare, occorre distinguere tra:
- l’invalidità ordinaria;
- l’invalidità civile.
L’invalidità ordinaria è una prestazione riconosciuta a favore dei lavoratori che hanno una capacità lavorativa ridotta. L’INPS specifica che per ottenere questa prestazione è necessario avere una riduzione delle capacità lavorative fino a un terzo e avere un’infermità fisica o mentale accertata da una commissione medica. Per ottenere questo trattamento è anche necessario rispettare dei requisiti contributivi minimi.
Si parla invece di invalidità civile per indicare il trattamento assistenziale riconosciuto a mutilati, ciechi, sordi, persone affette da talassemia o da drepanocitosi. Per ricevere la pensione di invalidità civile è necessario sottoporsi a visite mediche e rispettare i requisiti socio-economici fissati dall’INPS.
Il prestito con cessione del quinto per pensionati invalidi è riservato solo a chi percepisce un assegno di invalidità ordinaria considerato definitivo. Le banche concedono solitamente questo prestito fino a 80 anni, stabilendo il limite di età di 85 anni al termine del finanziamento.
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La cessione del quinto per chi percepisce un assegno di invalidità ordinaria
Chi ha una capacità lavorativa ridotta per effetto di una malattia o di un difetto fisico o mentale e percepisce un assegno definitivo di invalidità ordinaria può richiedere un prestito da rimborsare tramite la cessione del quinto della pensione.
L’assegno di invalidità ordinaria va rinnovato ogni 3 anni. Dopo il terzo rinnovo viene confermato definitivamente e può essere revocato solo in caso di revisione della condizione di salute del titolare. L’importo dell’assegno viene calcolato sulla base dell’anzianità contributiva e secondo il sistema misto oppure contributivo, a seconda che il lavoratore abbia iniziato a versare i contributi prima o dopo il 1996.
Bisogna fare attenzione a non confondere la prestazione di invalidità ordinaria con una pensione vera e propria. Chi riceve questa prestazione può infatti continuare a lavorare fino a raggiungere l’età per il pensionamento. L’INPS riconosce infatti questo assegno a:
- lavoratori dipendenti nel settore privato;
- autonomi, artigiani, commercianti, ecc.;
- professionisti iscritti nella Gestione Separata.
Quando si raggiunge l’età pensionabile, l’assegno di invalidità ordinaria viene trasformato in pensione di vecchiaia. Al momento del pensionamento, quindi, si può richiedere una cessione del quinto per pensionati INPS.
La cessione del quinto per gli invalidi civili
La pensione di invalidità civile non può essere ceduta. Chi percepisce quindi un assegno di invalidità civile non può richiedere a banche o a società finanziarie un prestito con cessione del quinto della pensione.
Non sono cedibili nemmeno:
- l’indennità di accompagnamento;
- le pensioni di inabilità riconosciute a chi è invalido al 100%.
Come richiedere la cessione del quinto per invalidi
Per ricevere l’assegno di invalidità ordinaria ci si può rivolgere a un patronato o al contact center INPS oppure inviare la richiesta seguendo la procedura online sul portale dell’istituto di previdenza sociale.
Al momento della richiesta è necessario aver maturato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5 anni. I contributi possono essere stati maturati in Italia, in un altro dei Paesi dell’Unione Europea oppure in uno dei Paesi extra-UE che hanno stipulato una convenzione con l’Italia.
I documenti richiesti per la presentazione della domanda sono:
- la carta di identità;
- il codice fiscale;
- il cedolino della pensione;
- la relazione medica.
Prima di richiedere il prestito è necessario sottoporsi a una visita medica obbligatoria. L’erogazione del prestito dipende infatti dalla condizione di salute di chi ne fa richiesta. Se dall’esame medico risulta una patologia grave, è più difficile che la banca o la finanziaria concedano il finanziamento, perché aumenta il rischio dell’operazione.
Al termine della visita medica il dottore deve elaborare una relazione e sottoporla a una commissione di esperti. La commissione valuterà la rischiosità del finanziamento e deciderà se dare il via libera o meno alla richiesta.
L’esito dell’esame medico influenza le condizioni a cui viene concesso il prestito. Se lo stato di salute del pensionato è buono il finanziamento costerà meno e si potrà ottenere un importo maggiore, al contrario, se lo stato di salute del pensionato è considerato a rischio potrà ottenere una cifra inferiore e dovrà sostenere costi maggiori.
A incidere sul costo del prestito con cessione del quinto sono soprattutto il costo dell’interesse e quello della polizza assicurativa sulla vita. La polizza è obbligatoria in tutti i contratti di prestito con cessione del quinto e tutela il creditore e il debitore in caso di morte o perdita del lavoro da parte del debitore. Nel caso in cui il debitore si trovasse nella condizione di non poter più rimborsare il prestito, sarà la compagnia assicurativa a saldare il debito residuo, senza rivalersi sul debitore o sugli eventuali eredi.
Come rimborsare la cessione del quinto
Se si rispettano i requisiti contributivi, si rientra nelle percentuali di invalidità fissate dall’INPS, l’erogazione dell’assegno di invalidità ordinaria è definitiva, l’esame medico è stato giudicato positivamente, è stata firmata la polizza, si hanno tutte le carte in regola per ricevere il finanziamento.
Come accade per una normale cessione del quinto, è necessario rivolgersi a una banca o a una società finanziaria. Per risparmiare un po’ ci si può rivolgere a uno degli istituti di credito che hanno siglato una convezione con l’INPS. Di solito queste convenzioni permettono di accedere a prestiti che hanno condizioni economiche migliori rispetto a quelle di mercato.
Se si fa richiesta presso un istituto finanziario convenzionato con l’INPS non è necessario richiedere la certificazione della quota cedibile. Se la banca o la finanziaria scelta non sono convenzionate con l’INPS è necessario invece richiedere all’istituto di previdenza la comunicazione di cedibilità della pensione.
La comunicazione di cedibilità è un documento che riporta l’importo della pensione netta percepita e la cifra massima che può essere rimborsata tramite trattenuta sulla pensione. Il calcolo viene fatto tenendo conto delle eventuali trattenute in corso e salvaguardando l’importo della pensione minima.
La fase di istruttoria del prestito in genere dura pochi giorni. Quando il finanziamento viene erogato la somma ottenuta può essere usata per qualsiasi scopo. L’invalido che ha richiesto il prestito con cessione del quinto non deve preoccuparsi del rimborso, perché sarà l’INPS a trattenere direttamente la rata e a versarla all’istituto finanziario creditore.
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