Chiedere una cessione del quinto per la ristrutturazione della casa è una soluzione veloce e conveniente per ottenere un finanziamento flessibile e con pochi vincoli. Ecco quali sono le alternative a disposizione per i lavoratori dipendenti e per i pensionati e quali sono i vantaggi della cessione del quinto.
In questo articolo si parla di:
Cosa c’è da sapere sulla cessione del quinto per ristrutturazione casa
Una delle motivazioni più frequenti per le quali si richiede un prestito con cessione del quinto sono le spese da sostenere per ristrutturare casa. Con la cessione del quinto si riesce ad avere un prestito in tempi brevi, a un tasso di interesse basso e facile da rimborsare.
La rata del prestito non può mai essere superiore a un quinto dello stipendio o della pensione netta e viene trattenuta e versata dal datore di lavoro o dall’istituto di previdenza. Non c’è quindi il rischio di dimenticare di pagare una rata, di saltare un pagamento o di non avere i soldi per rimborsare il debito.
Proprio perché la rata viene trattenuta e versata regolarmente, il prestito con cessione del quinto viene concesso facilmente sia dalle banche sia dalle società finanziarie. Una volta ottenuto il prestito si può usare il denaro come si vuole: non c’è bisogno di giustificare in alcun modo le spese fatte. Si può richiedere quindi il prestito per finanziare la ristrutturazione, ma anche aggiungere un po’ di liquidità o usare i soldi per altre spese.
I prestiti per ristrutturare casa per i dipendenti privati
I dipendenti privati possono ottenere un prestito per ristrutturare casa ricorrendo a:
- un prestito personale;
- una cessione del quinto;
- un mutuo per ristrutturazione.
Tra le tre opzioni a disposizione di chi è impiegato in un’azienda privata la cessione del quinto è la più economica e sicura.
L’iter della richiesta è più veloce e i costi sono più bassi rispetto a quelli previsti se si chiede un mutuo per ristrutturazione. Ma la cessione del quinto è conveniente anche rispetto a un semplice prestito personale: gli istituti di credito non chiedono infatti garanzie a chi fa richiesta del prestito. Questo significa che si può ottenere un finanziamento anche di durata decennale semplicemente presentando la propria busta paga e il CUD, senza dover chiedere la firma a un garante e anche se si è avuto qualche problema finanziario in passato.
I prestiti per ristrutturare casa per i pensionati INPS
Per i pensionati INPS valgono le stesse considerazioni fatte per i lavoratori dipendenti. Anche per chi rientra in questa categoria il prestito con cessione del quinto è un’ottima soluzione se si ha bisogno di denaro per ristrutturare casa.
Nel caso dei pensionati INPS ricorrere alla cessione del quinto è ancora più conveniente perché il limite di età entro il quale si può chiedere il finanziamento è più alto rispetto a quello previsto in altre forme di finanziamento. In pratica, le banche e le finanziarie concedono un prestito con cessione del quinto anche fino a 80 anni, con un limite massimo per il rimborso fissato a 90 anni.
I prestiti con cessione del quinto sono garantiti da una polizza assicurativa che tutela l’istituto di credito che concede il prestito in caso di morte del debitore. Grazie alla presenza di questa polizza anche i pensionati che non hanno particolari garanzie e hanno bisogno di un finanziamento possono riuscire a finanziare il proprio progetto di ristrutturazione della casa di abitazione o di un altro immobile.
La cessione del quinto INPDAP per ristrutturazione casa
Anche i lavoratori dipendenti e pensionati del settore pubblico possono ottenere un finanziamento con cessione del quinto per ristrutturare la propria casa. Chi rientra in questa categoria può richiedere:
- un prestito pluriennale INPDAP da restituire con rate che arrivano fino a un quinto dello stipendio o della pensione:
- un prestito con cessione del quinto concesso da una banca o da una finanziaria.
I prestiti INPDAP per ristrutturare casa
Chi è iscritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’ex INPDAP (ora confluita nell’INPS) può richiedere un prestito per ristrutturazione da rimborsare con rate pari a un quinto dello stipendio o della pensione.
Si tratta di un prestito pluriennale che può essere rimborsato:
- in cinque anni, se viene richiesto per finanziarie spese di manutenzione ordinaria;
- in dieci anni, se viene richiesto per finanziare spese di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo.
Nel primo caso l’INPS concede un finanziamento che arriva fino a 30.000 euro, mentre nel secondo caso si possono ottenere fino a 100.000 euro. La richiesta può essere fatta direttamente all’istituto di previdenza o a un istituto di credito convenzionato.
Il prestito INPDAP per ristrutturazione casa ha delle caratteristiche simili a quelle di un prestito con cessione del quinto, ma si tratta di due finanziamenti diversi.
I prestiti con cessione del quinto per ristrutturare casa
I lavoratori e i pensionati ex INPDAP che vogliono ristrutturare un immobile possono richiedere anche un classico finanziamento con cessione del quinto. Per farlo, possono rivolgersi a una banca o a una finanziaria, convenzionate o meno con la PA.
Se si richiede un finanziamento con cessione del quinto non è necessario specificare qual è la finalità del prestito. L’importo massimo del finanziamento non è predeterminato, ma dipende da quanto si può rimborsare.
Gli unici limiti da considerare sono la durata del prestito, che può essere al massimo di 10 anni, e l’importo della rata, che non può superare un quinto dello stipendio o della pensione.