Si può chiedere una cessione del quinto senza TFR? Per alcune categorie di lavoratori è possibile ricevere un finanziamento anche quando non si ha la garanzia aggiuntiva del fondo di trattamento di fine rapporto. Vediamo chi può ottenere credito e perché il TFR è così importante quando si chiede una cessione del quinto.
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Cessione del quinto no TFR: si può chiedere?
Normalmente quando si chiede una cessione del quinto dello stipendio gli istituti di credito concedono il finanziamento facendo affidamento su due forme di garanzia:
- una polizza assicurativa, prevista obbligatoriamente dalla normativa sui prestiti con cessione del quinto;
- un vincolo sul fondo TFR.
Queste due garanzie sono complementari: la copertura assicurativa interviene nel caso in cui il debitore subisca un grave infortunio o muoia prima della scadenza del periodo di rimborso del finanziamento oppure in caso di perdita del lavoro.
Il vincolo sul TFR, invece, garantisce la banca creditrice nel caso in cui il debitore perda il lavoro per un motivo che non rientra tra quelli coperti dalla polizza assicurativa. Può capitare, ad esempio, che il debitore presenti le sue dimissioni oppure che venga licenziato per giusta causa.
Se si interrompe il rapporto di lavoro per dimissioni o licenziamento, il fondo TFR deve essere usato per prima cosa per rimborsare l’istituto di credito che ha concesso il finanziamento. Solo l’eventuale parte residua del fondo andrà versata al lavoratore.
Una volta capito come funziona il vincolo sul TFR, si può dedurre che è possibile ottenere una cessione del quinto senza TFR solo se la banca ritiene che il prestito sia abbastanza sicuro.
Cosa valutare nelle cessioni del quinto senza TFR
Una delle caratteristiche più importanti dei prestiti con cessione del quinto è l’assenza di garanzie di terzi. A differenza dei prestiti personali, per i quali si richiede la presenza di un garante, le cessioni del quinto vengono concesse facilmente anche a chi non ha garanzie.
Gli istituti di credito che scelgono di accordare un prestito con cessione del quinto hanno la garanzia del rimborso delle rate fatto dal datore di lavoro del debitore. Da questo punto di vista, quindi, è più importante valutare l’affidabilità e la solidità del datore di lavoro piuttosto che del dipendente.
Società finanziarie e banche tengono conto del cosiddetto coefficiente assicurativo: un valore che sintetizza il grado di solvibilità e di affidabilità creditizia del datore di lavoro. Maggiore è questo coefficiente, più facile sarà ottenere la cessione del quinto.
Chi può chiedere la cessione del quinto senza vincolo sul TFR
Quando si chiede un prestito con cessione del quinto dello stipendio le banche valutano con attenzione la situazione lavorativa di chi ha fatto la richiesta, per capire quanto è affidabile il datore di lavoro e quanto è solida la propria posizione.
Per questi motivi, spesso i neoassunti e chi lavora in una piccola azienda fanno fatica a ottenere una cessione del quinto senza TFR. A seconda dei casi, le banche chiedono un’anzianità lavorativa minima di 3 o 6 mesi, oppure una specifica dimensione aziendale minima.
Di solito riescono a ottenere senza grossi problemi un prestito con cessione del quinto senza TFR:
- i dipendenti statali o del settore pubblico;
- i dipendenti di società di capitali con almeno 16 dipendenti.
La richiesta di un numero minimo di dipendenti è dovuta al fatto che alle aziende con almeno 16 dipendenti si applica l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che prevede il meccanismo di reintegro del lavoratore nel caso di alcune fattispecie di licenziamento.
Queste categorie di lavoratori riescono a ottenere un prestito anche se il fondo accantonato non copre l’importo del finanziamento, come accade nel caso dei neoassunti, di lavoratori con un contratto a tempo determinato o di persone che hanno chiesto di recente un anticipo del TFR.
Un prestito con cessione del quinto senza TFR mantiene le stesse caratteristiche di una classica cessione: la rata viene rimborsata mensilmente e ha un importo costante e pari al massimo a un quinto della retribuzione netta.
Dal momento che l’assenza del TFR rende più rischioso il prestito per gli istituti di credito, a volte banche e finanziarie riducono la durata massima del finanziamento. Mentre di norma il prestito può durare fino a 10 anni, nel caso di una cessione del quinto senza TFR la durata massima può essere ridotta a 5 anni.