Cessione del quinto sulla pensione di reversibilità

Luana Galanti
Esperta di assicurazioni

Quando si ricorre alla cessione del quinto sulla pensione di reversibilità coniuge, figli o familiari a carico di un pensionato che muore possono ottenere un finanziamento rimborsabile tramite trattenute mensili sulla pensione. Ecco quali sono i requisiti da rispettare e come funziona il prestito.

cessione del quinto sulla pensione di reversibilità

Cos’è la pensione di reversibilità e quando spetta

La pensione di reversibilità è il trattamento pensionistico che viene riconosciuto agli eredi di un pensionato che percepiva una pensione di anzianità o di vecchiaia o che aveva maturato i requisiti per la pensione ma non percepiva ancora l’assegno.

I trattamenti INPS riconosciuti agli eredi si distinguono in:

  • pensione di reversibilità, riconosciuta al coniuge, ai figli o ad altri parenti a carico del pensionato, in caso di morte di un pensionato iscritto a una delle gestioni INPS;
  • pensione ai superstiti indiretta, riconosciuta agli eredi del lavoratore che muore avendo maturato un’anzianità contributiva di 15 anni o dopo aver versato almeno 3 anni di contributi negli ultimi 5.

Quando il pensionato o il lavoratore muore i familiari a carico ricevono dall’INPS una parte della pensione. L’importo della pensione di reversibilità che si può ottenere dipende dalla relazione che si aveva con il defunto, dalla composizione del nucleo familiare e dal reddito degli eredi.

In linea di massima, la pensione di reversibilità riconosciuta agli eredi è pari al:

  • 60% della pensione originaria al coniuge, anche separato legalmente o divorziato se percepisce l’assegno divorzile, se non ci sono figli;
  • 80% della pensione percepita dal defunto in presenza di un coniuge e di un figlio a carico. Si considerano a carico i figli che hanno meno di 18 anni, sono inabili al lavoro o impegnati in un percorso di studi. In quest’ultimo caso il limite di età è alzato a 21 anni o a 26 anni, per chi è iscritto all’università;
  • 100% della pensione del defunto in presenza del coniuge e di almeno due figli.

L’INPS definisce in maniera dettagliata le percentuali della pensione riconosciuta nel caso in cui gli eredi siano altri familiari a carico. Possono infatti ricevere la pensione anche i genitori, i nipoti o i fratelli del defunto.

In presenza di altri redditi la pensione di reversibilità può essere ridotta.

Quando si può chiedere la cessione del quinto con pensione di reversibilità

Chi riceve la pensione di reversibilità può usare questo reddito per ottenere un prestito. La cessione del quinto sulla pensione di reversibilità permette infatti di ricevere un finanziamento impegnandosi a rimborsare il capitale e gli interessi tramite trattenute mensili sulla pensione.

Si può cedere la sola pensione di reversibilità oppure sommare la pensione ad altri trattamenti riconosciuti dall’INPS o al proprio reddito personale. Se, ad esempio, un pensionato riceve 700 euro della propria pensione di anzianità e 300 euro di pensione di reversibilità del proprio coniuge, le due pensioni possono essere sommate. L’importo massimo della rata cedibile sarà quindi di 200 euro (un quinto di 1.000 euro).

La pensione di reversibilità è finanziabile sempre tranne quando il trattamento pensionistico è cointestato. Ad esempio, è il caso di una pensione riconosciuta al coniuge e a uno o a più figli del pensionato, oppure soltanto ai figli.

I requisiti da possedere per ottenere un prestito con cessione del quinto in caso di pensione di reversibilità sono quelli tipici della cessione del quinto per pensionati INPS:

  • bisogna avere un reddito che, al netto della rata mensile, sia superiore alla soglia della pensione minima;
  • bisogna avere un’età massima di 85 anni al momento della richiesta o di 90 anni al termine del finanziamento;
  • ci si impegna a pagare una rata di importo massimo pari a un quinto della pensione netta;
  • bisogna sottoscrivere una polizza assicurativa sulla vita.

L’importo che si può ricevere in prestito dipende essenzialmente dall’età di chi fa richiesta e dal suo reddito. Dato che l’importo che si può rimborsare è pari al massimo al 20% del reddito mensile netto, maggiore è il reddito percepito maggiore sarà il capitale che si può chiedere in prestito. Anche l’età è un fattore importante: nel caso di una persona giovane il rimborso è considerato più sicuro e quindi meno costoso.

Si può richiedere il prestito con cessione del quinto della pensione di reversibilità anche se si è considerati cattivi pagatori o se si sono subiti pignoramenti o protesti. La particolarità di questa forma di finanziamento sta nel fatto che le rate mensili vengono trattenute alla fonte dall’INPS e versate al creditore prima che l’ente di previdenza proceda con l’accredito della pensione netta.

Il rimborso del prestito è considerato certo per chi lo ha concesso e anche i soggetti considerati a rischio dagli istituti di credito e che solitamente incontrano delle difficoltà nell’ottenimento di un prestito possono accedere al credito.

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Come funziona il rimborso

Il prestito con cessione del quinto della pensione di reversibilità può essere rimborsato in un minimo di 12 e in un massimo di 120 rate.

Come in tutti i prestiti con cessione del quinto, il debitore non deve preoccuparsi del rimborso, perché la rata mensile viene trattenuta dall’INPS e versata regolarmente alla banca o alla finanziaria che ha concesso il finanziamento.

La rata comprende tutte le spese: oltre alla quota di rimborso del capitale, include la quota di interessi, la quota della polizza assicurativa e quella riguardante le spese di gestione del finanziamento.

L’assicurazione sulla vita è obbligatoria per tutti i prestiti con cessione del quinto e fa da garanzia sia per chi chiede il prestito sia per chi lo concede. La polizza assicurativa, infatti, copre il debito residuo e interviene in caso di morte del debitore. Se chi ha chiesto il prestito muore prima di aver concluso il rimborso, la compagnia assicurativa salda il debito residuo e non può rivalersi sugli eredi. 

Come chiedere il prestito

Per ottenere un prestito con cessione del quinto con la pensione di reversibilità bisogna fare richiesta a una banca o a un società finanziaria che offrono questo tipo di prestito. Quando si presenta la domanda bisogna consegnare:

  • un documento di identità;
  • il codice fiscale;
  • il cedolino della pensione o un documento che attesti il reddito netto mensile;
  • la dichiarazione di cedibilità della pensione.

Se ci si rivolge a uno degli istituti di credito convenzionati con l’INPS non è necessario richiedere il documento di cedibilità perché l’istituto di previdenza comunica in automatico il calcolo della quota cedibile. Se la banca a cui si richiede il prestito non ha aderito a una convenzione con l’INPS bisogna invece richiedere all’istituto di previdenza il documento che certifica l’importo massimo della pensione mensile che è possibile cedere.

In base all’importo netto della pensione che si percepisce, la rata cedibile può essere inferiore alla soglia massima di 1/5 della pensione netta.

Perché la cessione del quinto è conveniente

Il prestito con cessione del quinto della pensione di reversibilità è conveniente per almeno tre motivi:

  • il tasso di interesse a cui viene concesso il prestito è più basso rispetto a forme di finanziamento alternative, come i prestiti personali;
  • non ci si deve preoccupare del rimborso, perché l’INPS trattiene e versa in automatico le rate al creditore;
  • il finanziamento è assistito da una polizza assicurativa che tutela le parti in caso di morte prematura del debitore.

Se si è titolari di un pensione di reversibilità e si rispettano tutti i requisiti, ricorrere al prestito con cessione del quinto è quindi una soluzione conveniente e pratica per ottenere liquidità da usare per affrontare una spesa imprevista o per finanziare un progetto personale. Trattandosi di un prestito non finalizzato, non è necessario spiegare al finanziatore come si ha intenzione di usare il denaro, né presentare dei documenti che giustifichino le spese.

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