Per comprendere a fondo i conti correnti non basta sapere come si apre un rapporto bancario, ma è anche importante capire come muoversi al momento della chiusura dello stesso. I conti correnti, infatti, sono dei validi strumenti per la gestione della liquidità e dei risparmi, ma ciò non significa che bisogna rimanere fedeli alla stessa banca in eterno.
Scegliere di chiudere un conto corrente può portare a una decisione più consapevole e oculata dell’istituto bancario a cui affidare la propria liquidità, o preferendo una banca più innovativa e tecnologica ad un’altra più tradizionale.
Infatti, i motivi che spingono i correntisti a chiudere un conto corrente possono essere tantissimi. Inoltre, come precisano i contratti bancari, il correntista può scegliere di chiudere in qualsiasi momento il conto corrente. A conferma di detta libertà interviene la Legge Bersani che stabilisce che la chiusura può avvenire seguendo poche procedure in tempi stabiliti e piuttosto brevi.
Quando si parla di procedure, tuttavia, i correntisti immaginano un’enorme macchina burocratica fatta di firme e lunghe attese. Ma la procedura della chiusura del conto è molto più snella e semplice di quanto si pensi.
In questo articolo capiremo qual è la procedura da seguire, i costi e i tempi previsti, e la guida passo per passo alla chiusura del conto corrente.
In questo articolo si parla di:
Perché chiudere un conto corrente
La chiusura del conto corrente può avvenire per diversi motivi. Qualche esempio può essere l’aumento dei costi fissi a variabili, che rendono insostenibile la tenuta del conto stesso. Ma una causa può essere anche l’insoddisfazione del servizio o della banca stessa.
Scegliere di chiudere un conto corrente tradizionale può essere la scelta giusta quando viene inutilizzato. Infatti, sostenere i costi del canone o le spese di gestione a fronte di poche operazioni può essere considerato uno spreco di soldi. In questo caso, una soluzione può essere quella di aprire un conto corrente online a costo zero o utilizzare una buona carta prepagata gratuita.
Infatti, avere a disposizione un conto corrente o una prepagata è importante per diversi motivi. Il conto permette di ricevere lo stipendio o la pensione, di pagare le bollette, di fare acquisti online e nei negozi in piena sicurezza. Per tale motivo, è sempre consigliabile avere un conto corrente con cui gestire la liquidità, magari optando per una scelta economica nel caso di scarso utilizzo.
Cosa fare prima di chiudere un conto corrente
Una volta deciso di chiudere un conto corrente è fondamentale aprire un nuovo conto corrente ed effettuare il cambio, soprattutto nel caso di accredito dello stipendio o della pensione. Successivamente, bisogna verificare che il conto corrente non sia in rosso, poiché non è possibile estinguere il rapporto in negativo.
Un altro aspetto importante da considerare è la data di apertura del conto corrente. Infatti, le banche possono addebitare una tassa sui conti correnti che rimangono aperti per meno di tre mesi.
Inoltre, occorre effettuare alcune operazioni prima di proseguire con la chiusura del vecchio conto.
Prima di estinguere il conto corrente è necessario:
- Indicare il nuovo Iban al datore di lavoro o all’istituto di previdenza per l’accredito dello stipendio o della pensione
- Trasferire la domiciliazione delle utenze sul nuovo conto corrente
- Prelevare o trasferire la liquidità rimasta sul vecchio conto
Una volta effettuati i dovuti trasferimenti, si può procedere con la chiusura vera e propria del rapporto.
Procedura di estinzione del conto corrente
Per procedere con la chiusura del conto è necessario:
- Comunicare alla banca, in filiale, per telefono o tramite home banking, di annullare tutti i servizi collegati al conto
- Inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca per comunicare di avviare la chiusura del conto
- Riconsegnare tutta la documentazione relativa alla banca
In genere, quando si chiude un conto corrente per aprirne un altro, è la nuova banca ad operarsi per i dovuti trasferimenti.
La procedura è ancora più semplice per alcune banche, soprattutto online, che prevedono una procedura digitale in una delle sezioni del sito web.
Al momento della chiusura effettiva del conto è possibile prelevare il denaro rimasto. Ciò può avvenire tramite assegno, oppure accreditando un bonifico sul nuovo conto corrente. Si può anche richiedere il trasferimento facendo richiesta alla nuova banca, compilando alcuni moduli. In questo caso sarà la nuova banca a richiedere il trasferimento al vecchio istituto bancario. Ciò vale anche per l’eventuale conto titoli.
Quanto costa chiudere un conto corrente
Chiudere un conto corrente è completamente gratuito. Infatti, l’operazione di chiusura non presenta alcun costo, come specificano anche i Fogli Informativi.
Infatti, dopo il decreto Bersani 223/2006 sulla libera concorrenza, le banche non possono più applicare esplicitamente costi di chiusura dei conti correnti.
Tuttavia, gli istituti bancari rimangono comunque autorizzati ad addebitare alcune spese, trattenendole dal contante prelevato in fase di chiusura. Si tratta di costi legati alla gestione del conto, come il canone, l’imposta di bollo e gli eventuali passivi e interessi maturati fino al momento della chiusura. Infatti, vengono calcolati e addebitati i canoni e le spese relative al periodo in cui il conto è ancora effettivamente aperto.
Tempistiche per l’estinzione del conto
Per legge, la chiusura del contratto può durare dai 6 ai 14 lavorativi che partono dal momento in cui la banca riceve la documentazione necessaria, che vedremo in seguito.
Generalmente, sono necessari circa tre giorni lavorativi nel caso in cui al conto non siano collegati altri rapporti o servizi.
I tempi, al contrario, possono dilatarsi in base ai servizi attivi sul conto. Infatti, possono incidere sulle tempistiche i mutui, i prestiti e gli eventuali conti titoli.
Dal marzo 2015, tuttavia, è stata recepita la direttiva europea sulla portabilità dei conti correnti che stabilisce le tempistiche massime delle operazioni in 12 giorni, con sanzioni da 5160 a 64555 euro per dirigenti e dipendenti bancari che non rispettino le norme. Sono anche previsti indennizzi per i correntisti eventualmente sottoposti a condizioni di uscita vessatorie.
Per ridurre le tempistiche, la soluzione migliore è quella di recarsi in filiale presentando tutta la documentazione necessaria e firmando tutta la modulistica prevista.
Documenti necessari
Per procedere alla chiusura del conto corrente bisogna, non solo inviare la raccomandata alla banca, ma anche presentare e restituire alcuni documenti.
Nello specifico, bisogna riconsegnare alla banca:
- La carta di debito
- La carta di credito
- Il libretto degli assegni
- Eventuali carte prepagate associate al conto corrente
- Chiavi o tessere magnetiche di cassette di sicurezza o cassa continua
- Dispositivi elettronici per l’utilizzo del servizio di internet banking
Qualora la richiesta di chiusura avvenga tramite canali telematici, come nel caso della PEC, bisognerà provare alla banca di aver distrutto i mezzi di pagamento. Viene richiesta, infatti, la fotografia o la scannerizzazione delle carte di debito o di credito tagliate in due.
Come scrivere la richiesta
Nello scrivere la richiesta di chiusura del conto bisogna indicare i propri dati anagrafici, il numero del conto corrente che si intende chiudere e l’eventuale Iban del nuovo conto corrente su cui trasferire la liquidità al termine della chiusura.
Bisogna, inoltre, richiedere esplicitamente la chiusura del conto titoli, se presente.
Sul web si possono anche trovare facilmente esempi di lettera di estinzione da compilare per la richiesta.
Per semplificare l’operazione è anche possibile incaricare la nuova banca della chiusura del vecchio conto.
Infatti, la richiesta può essere:
- Consegnata direttamente alla filiale di riferimento
- Inviata via posta tramite raccomandata
- Inviata tramite PEC
- Consegnata a una banca diversa per i clienti consumatori
È doveroso specificare, tuttavia, che la PEC non è riconosciuta da tutti gli istituti bancari come mezzo idoneo per l’invio della richiesta di chiusura del rapporto. Bisogna, perciò, informarsi sulle modalità sul sito web ufficiale della banca.
Modulo di chiusura del conto
Come chiudere un conto cointestato
Nel caso dei conti cointestati il procedimento di chiusura non è differente, ma bisogna tenere conto degli altri soggetti interessati.
Per i conti correnti cointestati a firma disgiunta è sufficiente l’autorizzazione di solo uno dei due intestatari, anche senza che entrambi siano in accordo. Invece, per quelli a firma congiunta è necessario che tutti i correntisti facciano richiesta per la chiusura del conto.
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