Quando si è riusciti a mettere un gruzzoletto da parte o si inizia a guadagnare può sorgere un insidioso interrogativo: dove raccogliere i risparmi?
La scelta potrebbe ricadere su un libretto di risparmio, oppure su un conto corrente, entrambe delle buone alternative.
Nella fase decisionale, però, sono diversi i fattori che entrano in gioco, come la convenienza, i costi da affrontare, l’eventuale rendimento e, soprattutto, l’utilizzo nel tempo delle somme caricate sul conto o sul libretto.
Inoltre, se da una parte il libretto può rappresentare un ottimo strumento di custodia, dall’altra il conto corrente permette di svolgere diverse operazioni che semplificano la vita.
In questo articolo quindi andremo a vedere quali sono le differenze tra i due strumenti di risparmio e qual è la scelta migliore da prendere in base alle necessità.
In questo articolo si parla di:
Differenze tra conto corrente e libretto di risparmio
Per gestire il denaro in modo sicuro la scelta più conveniente è quella di affidarsi ad un istituto bancario o postale.
Questi due istituti, però, offrono una vasta gamma di prodotti dedicati al risparmio.
Capire se conviene aprire un conto corrente piuttosto che un libretto di risparmio non è semplice, perché molto dipende da ciò che si desidera fare con quel denaro.
Infatti, il conto corrente è uno strumento utile non solo per custodire il risparmio, ma anche per utilizzarlo per le spese ordinarie. Invece, il libretto ha lo scopo di custodire in sicurezza il denaro per ottenere una rendita.
Ma, prima di comprendere quali sono le varie differenze tra il libretto di risparmio ed il conto corrente occorre precisare che ci sono due tipologie di libretti: postale e bancario.
Libretto di risparmio: bancario o postale
Il libretto di risparmio è uno strumento bancario o postale con il quale vengono depositate delle somme che garantiranno un rendimento più o meno importante e per accantonare i risparmi in modo sicuro.
Si tratta di un’alternativa molto comune al conto corrente e può essere di due tipologie:
- Nominativo: che permette solamente al titolare di eseguire le operazioni di versamento e di prelievo
- Al portatore: non collegato ad un soggetto preciso
Quest’ultima tipologia non è più in uso ed è destinata ad estinguersi a seguito delle normative emanate dallo Stato in materia di anti-riciclaggio.
Ma la differenza più importante da distinguere è quella tra libretto bancario e postale. La differenza principale, infatti, risiede nell’istituto che lo emette.
In secondo luogo, tuttavia, una differenza sostanziale sta nel fatto che i libretti postali sono dei depositi che vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti garantiti dallo Stato, fattore che li rende molto sicuri.
Invece, i libretti di risparmio bancari offrono la garanzia dell’istituto stesso.
Costi
I costi del conto corrente di solito sono superiori rispetto a quelli di un libretto postale. Questo perché generalmente il libretto è a costo zero.
L’unica spesa prevista per il libretto è l’imposta di bollo, presente anche nei conti correnti. Infatti, in entrambi i casi valgono le esenzioni previste dalla legge per le giacenze medie che non superano i 5.000 euro. Una volta superata questa soglia, in entrambi i casi l’imposta ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche e 100 euro per quelle giuridiche indipendentemente dalla giacenza media.
I costi sono gli stessi anche per quanto riguarda le tasse sugli interessi attivi, pari al 26%.
C’è, però, da dire che ad oggi ci sono tantissimi conti correnti a costo zero, soprattutto tra quelli online, che abbattono la differenza dei costi tra i due strumenti, così come i conti tradizionali o online che permettono di azzerare il canone.
Funzioni
Le funzioni di un conto corrente sono molteplici, dai pagamenti con carta di debito o di credito ai bonifici, fino agli accrediti dello stipendio o della pensione.
Al conto corrente può essere anche abbinato un libretto degli assegni. In più, il conto corrente può essere monitorato costantemente con l’Internet Banking.
Il libretto postale o bancario, invece, prevede prevalentemente funzioni di versamenti e prelievi come nel caso delle pensioni, ma solamente alcune tipologie permettono anche di effettuare pagamenti ordinari. Uno svantaggio del libretto postale è quello di non poter ricevere bonifici se non da un conto il cui titolare corrisponde a quello del libretto.
Altra differenza importante sta nell’intestazione. Infatti, il conto corrente può essere intestato solamente a soggetti maggiorenni, mentre il libretto può essere intestato ad un minorenne, pur richiedendo la firma congiunta dei genitori o dei tutori.
Una funzione permessa con il conto corrente è l’addebito diretto tramite SDD, che nei libretti di risparmio non è previsto.
Rendimento
In un precedente articolo abbiamo visto nel dettaglio in cosa consiste e come si calcola il rendimento di un conto corrente.
Lo stesso calcolo si può applicare per la rendita del libretto di risparmio.
I tassi d’interesse dei libretti di risparmio, postale o bancario, ad oggi sono molto bassi, e difficilmente superano lo 0,30%.
Ciò vale anche per i conti correnti che raramente superano l’1%.
Perciò scegliere in base al rendimento non porterebbe ad una grande differenza.
Tabella di sintesi
Libretto di risparmio | Conto corrente | |
Bonifici | Accredito pensione o trasferimento di denaro | In entrata e in uscita |
Carte di pagamento | Per prelievi o versamenti | Carte di credito e di debito per prelevare ed effettuare pagamenti |
SDD | Non previsti | Previsti |
Interessi attivi | Fino allo 0,75% | Meno del 2% |
Garanzia | Stato Italiano | Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi |
Domiciliazione delle utenze | Operatori convenzionati | Tutti gli operatori |
Libretto degli assegni | Non previsto | Previsto |
Quale scegliere
Come abbiamo potuto vedere, le differenze tra il conto corrente ed il libretto postale si concentrano principalmente nelle operazioni che si possono effettuare.
Infatti, il conto corrente offre una gamma più vasta di servizi e di operazioni, come prelievi, bonifici in uscita e SDD.
Per concludere, quindi, possiamo dire che il libretto di risparmio, postale o bancario, può essere utile per quei soggetti che desiderano una sorta di “conto” con funzionalità molto limitate. Ma può essere una buona soluzione per diversificare la collocazione dei risparmi.
Il conto corrente, invece, è lo strumento più versatile e comodo per effettuare pagamenti, inviare denaro o ha necessità di addebitare delle spese fisse.
Perciò, il libretto potrebbe non essere la scelta più comoda per chi ha l’esigenza di utilizzare i risparmi in modo costante, mentre può essere conveniente per avere una custodia sicura o di mantenere un gruzzoletto separato dal conto corrente.
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