Mutui a Tasso Misto

Francesco Emanuele
Esperto di mutui

Quando si decide di accendere un mutuo per ottenere l’erogazione di una somma di denaro a vario titolo, ci si trova sempre di fronte alla necessità di scegliere tra diverse tipologie di mutuo.

In genere i mutui più gettonati sono i mutui a tasso fisso o a tasso variabile che differiscono tra loro per la consistenza della rata e la durata nel tempo.

Una buona alternativa a questi è data dal mutuo a tasso misto.

Andiamo ora ad analizzare in cosa consiste questa particolare forma di finanziamento.

Mutuo a Tasso Misto: come funziona?

Il mutuo a tasso misto è una formula che prevede il passaggio – nell’arco di durata del finanziamento – da un piano di ammortamento a tasso variabile a tasso fisso o viceversa.

Questa particolare forma di finanziamento rappresenta la combinazione di due tipologie tradizionali di mutuo, e nasce per andare incontro alle esigenze del soggetto richiedente e in base anche all’andamento del mercato.

Il mutuo a tasso misto concede la facoltà al mutuatario di partire con uno dei due tassi (fisso o variabile) per poi passare all’altro dopo che sia trascorso un certo tempo.

Solitamente si parla di scadenze fissate a 1, 2, 5 o 10 anni.

Questa opzione conviene quindi a chi voglia sfruttare inizialmente uno scenario di tassi bassi, preparandosi successivamente ad uno di rialzi (o viceversa, a seconda della scelta).

Chi sceglie il tasso misto sfrutta, quindi, il vantaggio di poter utilizzare il variabile fino a che questo risulta conveniente, ma può anche avere una sorta di paracadute, in caso di aumento o variazione improvvisa dei tassi, che è quello di passare al tasso fisso. Quindi i rischi sono pressoché minimi.

Tra l’altro, il cambio di tasso può essere effettuato più volte secondo quanto stabilito al momento della stipula del mutuo, oppure su richiesta del soggetto richiedente.

Caratteristiche del Mutuo a Tasso Misto

La facoltà – tipica del mutuo a tasso misto – di passare da un piano di ammortamento a tasso fisso ad un piano di ammortamento a tasso variabile e viceversa è data per qualunque finalità del mutuo: prima casa, acquisto, ristrutturazione, liquidità, surroga.

Naturalmente però questa possibilità costa: lo spread bancario tendenzialmente è più alto rispetto a quello di un mutuo a tasso unico, fisso o variabile.

All’atto della sottoscrizione di un contratto di mutuo a tasso misto, si può optare tra diverse possibilità di variazione del piano di ammortamento:

  • Possibilità di adottare al momento della stipula il tasso più conveniente al momento macroeconomico;
  • Possibilità di cambiare in itinere il tipo di tasso, tutelandosi da oscillazioni svantaggiose;
  • Possibilità di scegliere quando cambiare tra varie scadenze proposte dalla banca, da uno a dieci anni.

Il mutuatario, pertanto, che abbia la facoltà di richiedere il cambio di tasso, può decidere di farlo nei modi seguenti:

  • Il passaggio può essere scelto successivamente ad un periodo iniziale, corrispondente generalmente tra i 2 e i 5 anni, con tasso predefinito da contratto;
  • Il passaggio può essere scelto come eventuale opzione di scelta alla scadenza del suddetto periodo iniziale con tasso prestabilito da contratto;
  • Il passaggio può essere scelto liberamente dal mutuatario una o più volte nel corso della vita del mutuo.

Appare ovvio sottolineare che tali passaggi possono avvenire sempre e solamente a discrezione e secondo le condizioni dettate dall’istituto di credito erogante il finanziamento.

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Vantaggi e svantaggi del Mutuo a Tasso Misto

Il mutuo a tasso misto conviene sicuramente a coloro che, non godendo di una situazione economica stabile, desiderano una maggiore difesa dalle oscillazioni dei tassi e le dirette conseguenze in quanto sperano di poter sfruttare l’iniziale convenienza garantita dal tasso variabile per poi passare alla formula della rata fissa e stabile nel tempo.

Vantaggi

I mutui tasso misto consentono di adottare il tasso fisso nel periodo iniziale, che coincide con quello più importante per l’ammortamento, in quanto è il periodo in cui si rimborsano gli interessi, spuntando, quindi, condizioni di rata più vantaggiose.

Quando il periodo di stabilizzazione sarà passato, si potrà decidere di adottare un tasso variabile che nel lungo periodo diventa più economico.

Svantaggi

La garanzia di stabilità è una sicurezza ma ha un costo; questa tipologia spesso costa leggermente di più di un contratto caratterizzato da un tasso variabile tradizionale.

Si tratta di un costo spesso non identificabile in quanto implicito negli spread.

Infatti, gli spread applicati sui tassi di riferimento sia variabili (Euribor), sia fissi (IRS) sono generalmente più elevati rispetto alle formule tradizionali.

In conclusione, quindi, possiamo affermare che, proprio per i rischi legati alla conoscenza del mercato finanziario ed alla macroeconomia, sarebbe consigliabile che a scegliere un mutuo a tasso misto fossero persone competenti della materia o soggetti con spiccate capacità in termini di investimenti e rischi.

Mutui a Tasso Misto: conviene? Vantaggi e Svantaggi
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