Sempre più persone necessitano di un mutuo per un investimento importante o per acquistare casa. Cosa accade però quando l’importo da richiedere è molto elevato? Per far in mondo che tu possa avere le idee più chiare possibili, abbiamo effettuato diverse simulazioni di mutuo per 200.000 euro.
Vedremo come la rata cambi modificando il periodo di ammortamento, anche se questo non è l’unico parametro importante per determinare l’importo di un mutuo.
In questo articolo si parla di:
Le variabili che influenzano la rata di un mutuo
La prima cosa che devi considerare è che gli interessi di un mutuo variano in base a diversi fattori. I più tangibili sono però:
- età del richiedente
- importo del mutuo
- valore dell’immobile
- durata del mutuo
Quest’ultimo fattore ricopre, senza ombra di dubbio, un ruolo fondamentale per la rata che dovrai corrispondere; per questo motivo nel corso dell’articolo esamineremo con particolare attenzione questo aspetto.
Il periodo di ammortamento ideale: esempi
Bisogna subito specificare che qualsiasi sia l’entità del mutuo non si può individuare il periodo di ammortamento ideale, a maggior ragione quando la cifra richiesta risulta essere importante come nel caso del mutuo per 200.000 euro.
Come potrai immaginare, raramente qualcuno richiede che venga concesso questo importo con un periodo si restituzione inferiore ai 20 anni. Considera infatti a questo proposito che non è raro che il mutuo da 200.000 euro abbia una durata di trent’anni, uno dei periodi di restituzione più lunghi previsti.
Ma come cambia la rata al variare del periodo di ammortamento? Te lo spieghiamo negli esempi che seguono.
Esempio 1: mutuo 200000 euro in 20 anni
Supponiamo di richiedere un mutuo con queste caratteristiche:
- Importo: 200000 euro
- Valore dell’immobile: 300000 euro
- Durata del mutuo: 20 anni
Ipotizzando di richiedere un mutuo con le caratteristiche sopra elencate, dovrai versare una rata mensile di circa 950 euro con un mutuo a tasso fisso, mentre nel caso di tasso variabile (1%), la rata sarà pari a circa 920 euro.
Esempio 2: ammortamento di 25 anni
Ecco cosa succede utiizzando gli stessi dati dell’esempio precedente, ma allungando il periodo di ammortamento di cinque anni.
- Importo del mutuo: 200000 euro
- Valore immobile: 300000 euro
- Durata del mutuo: 25 anni
Con tali parametri la quota mensile da versare si abbassa a circa 790 euro per un mutuo a tasso fisso, mentre per la versione a tasso variabile dovrai versare circa 750 euro mensili.
Aumentiamo ulteriormente la durata del mutuo.
Esempio 3: ammortamento in 30 anni
L’esempio in questione è quello con la durata massima, visto che difficilmente vengono erogati dei mutui con un periodo di ammortamento maggiore.
Riassumiamo i dati ipotizzati:
- Importo del mutuo: 200000 euro
- Valore immobile: 300000 euro
- Durata del mutuo: 30 anni
Con questa soluzione potresti dover versare una rata di circa 670 euro a tasso fisso, mentre con un mutuo a tasso variabile la rata richiesta sarà all’incirca di 640 euro.
Quale dutata per un mutuo da 200000 euro?
Leggendo i tre esempi che abbiamo ipotizzato, avrai capito come la durata sia una variabile davvero fondamentale per l’importo da pagare per il mutuo.
Una differenza di cinque anni è in grado di apportare un cambiamento significativo sull’importo da restituire mensilmente, che dovrà quindi essere confrontato con le tue entrate fisse mensili e con la situazione di indebitamento.
Di norma, chi concede il mutuo effettua questi calcoli e propone la soluzione più sostenibile per i redditi dimostrati; tuttavia potresti considerare le diverse opzioni anche autonomamente, in modo da avere già un’idea di quale rata e quale periodo di conseguenza siano sostenibili per le tue entrate.
La cifra ipotizzata negli esempi di questo articolo è l’importo massimo tipicamente concesso per un mutuo; tuttavia, almeno sulla carta, nulla ti vieta di richiedere anche importi superiori rispetto a questa cifra o inferiori, come ad esempio un mutuo 150000 euro.