Al giorno d’oggi, è possibile ottenere un mutuo da 30.000 euro senza garanzie?
Chi vorrebbe prendere casa, pur potendo contare su una certa liquidità iniziale, magari necessaria per l’anticipo obbligatorio del 20%, non sempre può permettersi il lusso di ottenere un mutuo, proprio perché non ha garanzie a sufficienza: un contratto di lavoro a tempo determinato così come un impiego precario o atipico vanno letti in questo senso.
In questo articolo si parla di:
Mutuo da 30.000 euro: senza garanzie è possibile?
La garanzia è fondamentale solo nel momento in cui il richiedente di un mutuo non è in grado di produrne a sufficienza, nonostante lavori e abbia un reddito.
Questo può dipendere da diverse situazioni.
In primo luogo, come già sottolineato, la sua condizione lavorativa può essere precaria.
Un mutuo senza garanzia, in questa casistica, perciò diventa utopia.
Infatti, anche se per importi relativamente bassi, come ad esempio 30.000 euro, viene concesso solo se il diretto interessato o il nucleo familiare possono contare su solide garanzie.
Redditi alti infatti non sono assolutamente sinonimo di garanzia.
Imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi, nonostante spesso incassino molto più dei lavoratori dipendenti, non sempre vedono la loro richiesta accettata.
Certo, per un mutuo da 30.000 euro la strada dovrebbe essere in discesa, visto che la cifra non è di certo alta.
Ma quindi, detto cio, quando è possibile richiederlo ed ottenerlo?
Sicuramente a fronte di una situazione patrimoniale stabile, data da un certo conto in banca, ma anche da una situazione reddituale piuttosto rosea, non occorrono garanzie per un mutuo, ancor di più se si tratta di un mutuo da 30.000 euro.
Andiamo ad analizzare ora la figura del garante e perchè è importante.
La figura del garante
Chi è il garante?
In genere, per mera convenienza, si fa risalire la figura del garante ai genitori.
Per un mutuo da 30.000 euro, dove non vengono richieste in genere ipoteche, i genitori, dando per scontato che abbiano una certa liquidità da parte, si dimostrano accondiscendenti nell’accollarsi le spese dei loro figli, qualora questi ultimi, a causa di una condizione lavorativa precaria, non fossero in grado di saldare il debito contratto.
Diverso è il caso in cui i genitori dovessero essere persone anziane.
Il mutuo infatti, in questo caso, non può tenere conto dell’età dei genitori, qualora volessero fare da garanti.
Perciò, il garante può essere anche un fratello, una sorella, un amico, disposto a prendersi carico delle spese, qualora il diretto interessato non dovesse farcela.
La banca incasserebbe i soldi dal garante e quest’ultimo potrà poi rifarsi sulla persona che ha contratto il debito e che non è riuscito a saldarlo.
Mutuo senza garanzie: un esempio
Poter contare su un garante che, dal punto di vista finanziario ha una certa solidità, rappresenta di sicuro un valore aggiunto al fine di poter beneficiare della liquidità extra richiesta.
E un mutuo da 30.000 euro non è un’eccezione.
Un esempio può rivelarsi di sicuro utile per comprendere le dinamiche del funzionamento di un mutuo senza garanzie.
Supponiamo che una giovane coppia intenda prendere casa. Due ricercatori precari che magari hanno finito da poco di studiare e che, pur lavorando presso un’università, non sono ancora stabili.
Tuttavia, almeno in linea teorica, vi sarebbero tutte le condizioni per ipotizzare un futuro radioso dinanzi a loro. Costruire un reddito solido, almeno nel medio-lungo termine, non dovrebbe essere un problema. Ciò che manca è il reddito e la stabilità lavorativa.
Qualora trovassero un’occasione, tipo un trilocale a prezzo favorevole, i genitori di entrambi i ricercatori, possono intervenire a loro sostegno, ricoprendo il ruolo di garanti. Essendo certi delle loro potenzialità, infatti, decidono di accollarsi questo rischio e li aiutano a prendere casa.
In definitiva, questo schema è più ricorrente di quanto si possa credere nell’immaginario collettivo. Il bello è che tutti ne giovano, dalla coppia che può coronare il sogno di avere casa, alla banca che può contare su solide garanzie.
Mutuo da 30.000 euro: fondi pubblici e agevolazioni
Per poter concorrere a un mutuo senza garanzie, anche a fronte di un importo non proibitivo, è sempre saggia decisione monitorare le iniziative pubbliche: tra fondi stanziati e agevolazioni a disposizione, si può scegliere davvero bene.
A tal proposito, vi è un fondo di garanzia che consente alle giovani coppie, di età inferiore ai 35 anni, di poter beneficiare di un mutui a tasso agevolato, dove il 50% del valore del mutuo stesso è garantito dal fondo.
Attenzione anche alle iniziative valevoli sul territorio e alle associazioni di categoria, per il semplice motivo che spesso centrano appieno le esigenze effettive di coloro che ambiscono all’ottenimento di un mutuo 30.000 euro, ma senza garanzie.
Invece, purtroppo, capita che il più delle volte i progetti in questione vengano ignorati dagli aspiranti mutuatari. Solo facendo le dovute ricerche si riesce a poter contare su più garanzie.
Poi vi sono tutta una serie di fattori connessi a esigenze personali, a una determinata situazione patrimoniale, a un reddito più che soddisfacente che possono cambiare le cose.
Mutuo senza garanzie: costi accessori alti
Una perizia tecnica su un immobile costa circa 300 euro. Una polizza assicurativa contro l’incendio e lo scoppio è obbligatoria. Nel caso di immobili a più stanze, i costi lievitano.
Le imposte di registro si attestano al 3% del valore dell’immobile. Per quanto riguarda le imposte di tipo ipotecario e di natura catastale, occorre affrontare un esborso pari a 168 euro.
Non va dimenticato poi che un mutuo 30.000 euro avrebbe poco senso, perché almeno il 20% del valore dell’abitazione va saldata in anticipo.
Quindi, per l’acquisto di un immobile, anche con un mutuo di questo importo, è fondamentale avere una certa liquidità in fase iniziale.
Comprendere la propria condizione finanziaria
Quando si valuta la richiesta di un mutuo da 30.000 euro senza garanzie, occorre sempre tenere presente che essere precipitosi non comporta buoni risultati.
In assenza di una posizione lavorativa certa, non è detto che sia quello il momento propizio per cercare un mutuo.
Il rischio di poter essere penalizzati da una condizione poco florida, infatti, c’è tutto e va ponderato con massima saggezza. La decisione finale varia in rapporto al rischio che viene fuori dall’operazione.
L’istituto di credito che, almeno teoricamente, dovrebbe erogare il credito, in assenza di reddito stabile, valuta la posizione rischiosa.
Quindi, pur ricorrendo a un garante, viene applicato uno spread maggiore, perché non è detto che il rimborso delle rate mensili sia cosa certa. E con una parte di interessi che sale, in molti al mutuo da 30.000 euro prediligono un prestito di analogo importo.
Mutuo senza garante o prestito?
Quanto si tratta di ottenere liquidità aggiuntiva per un importo non esageratamente elevato, il mutuo senza garanzie può essere ottenuto, come abbiamo detto in precedenza, solo se si hanno una situazione lavorativa stabile.
Al posto di un mutuo da 30.000 euro, forse conviene di più un prestito in assenza di garanzie, principalmente per una questione di burocrazia, di tempistiche, di flessibilità e, per l’appunto, di assenza di garanzia.
Per molti richiedenti, poi, un’alternativa che va molto per la maggiore è quella che consiste nell’optare per il mutuo, ma di finalizzare la parte eccedente con il prestito.
Il mutuo si rivela scelta saggia solo a fronte di importi di un certo livello e a fronte di sgravi fiscali particolarmente vantaggiosi.
Infatti, l’idea di fondo è che il mutuo convenga richiederlo solo a fronte di importi a partire da 100.000 euro in su.
Per 30.000 euro, di fatto, la richiesta di un prestito è la formula più in uso.
Se non ci sono garanzie, un mutuo da 30.000 euro è richiesto molto di rado. La scure dell’ipoteca e della banca che si prenda la casa sono sempre presenti.
Per 30.000 euro quindi è scelta saggia prediligere il prestito al mutuo. E lo è ancor di più se di garanzie non ce ne sono.