E’ Innegabile il fatto che il mercato assicurativo Ramo Vita abbia conosciuto uno sviluppo ed un’espansione crescente nel tempo, in particolare nell’ultimo decennio.
Complice del successo è la funzione derivante dalla sottoscrizione di una polizza Ramo Vita: la funzione previdenziale.
Essa consente ad ogni assicurato, dietro il pagamento di un premio unico o periodico di costituirsi una disponibilità economica da utilizzare nel futuro, nel momento in cui ne avrà necessità.
Non a caso la stessa definizione di assicurazione vita prevede la sottoscrizione di un contratto con il quale la Compagnia assicurativa, dietro il pagamento del premio si obbliga a corrispondere all’assicurato, al verificarsi di un evento attinente alla vita umana, una rendita o un determinato capitale.
Ricordiamo che l’assicurato paga un premio ricorrente o unico (in sede di sottoscrizione contrattuale) per tutelarsi dai rischi di decesso o di sopravvivenza.
E, allora, come viene determinato il premio dell’assicurazione vita? Quali sono le tre componenti che ne determino il computo da parte delle Compagnie assicurative?
In questa guida troverai tutte le informazioni utili sulla determinazione del premio del contratto assicurativo vita in sede pre-contrattuale e contrattuale.
In questo articolo si parla di:
Premio assicurativo Ramo Vita: quali sono le tre componenti principali?
Per comprendere come viene determinato il premio assicurativo polizza vita, è fondamentale capire quali sono i rischi che vengono assicurati in sede di formalizzazione del contratto.
Il rischio di premorienza è l’evento prematuro e imprevedibile che può cagionare non pochi problemi di instabilità economica agli eredi (specie se dipendenti economicamente dal sottoscrittore).
Versare un premio assicurativo per proteggersi dal rischio di decesso consente di proteggere i propri cari da una situazione destabilizzante dal punto di vista finanziario come, per esempio, quella di un nucleo familiare monoreddito o di un key man d’azienda, socio d’affari di una società.
Nel caso di pagamento del premio derivante dalla sottoscrizione di una polizza vita per tutelare il rischio di sopravvivenza, alla funzione di protezione l’assicurato affianca (dietro corrispettivo) la funzione di accumulazione e d’investimento del risparmio (funzione principale delle polizze Unit Linked, Vita rivalutabili, Index Linked, etc.).
Questa duplice funzione del risparmio caratterizza le polizze vita e ha un effetto determinante sulla determinazione e sul calcolo del premio, ovvero sul corrispettivo richiesto dalla Compagnia assicurativa a fronte della garanzia prestata.
Dunque, sulla determinazione di un premio polizza assicurativa vita si devono considerare tre componenti principali.
#1. Componente demografica
La componente demografica misura il rischio (di decesso o di sopravvivenza) di un soggetto assicurato che la Compagnia assicurativa si assume e viene calcolata attraverso criteri statistici e di calcolo delle probabilità.
La determinazione probabilistica che gli eventi assicurati si verifichino si basa sulla frequenza di accadimento che gli stessi hanno presentato nel passato.
L’assicuratore, raccogliendo una massa di premi dagli assicurati, riesce a stimare quante persone sono decedute entro un certo periodo di tempo e quante sopravviveranno al termine di questo periodo, venendo ad ipotizzare una probabilità di vita per ogni anno di età.
Le frequenze rilevate sono riportate in apposite tavole: le c.d. tavole attuariali di mortalità e demografiche che, partendo da una popolazione statistica di 100.000 individui di età 0, riportano per ogni età (dopo 1, 2, 3 … n. anno) il numero dei viventi, dei morti e le probabilità di morte e di sopravvivenza.
Sulla base di questo calcolo probabilistico, la Compagnia assicurativa determina l’assunzione di un rischio (morte o sopravvivenza) in termini di costo.
Il premio viene determinato unicamente sulla base delle probabilità di premorienza e cresce con il crescere della variabile anagrafica dell’assicurato.
Questo onere economico viene detto premio naturale o premio di rischio: i premi annui vita non sono crescenti al crescere dell’età dell’assicurato, ma sono “spalmati” e livellati per tutta la durata della polizza.
Nei primi anni di vita, quando la probabilità di decesso è bassai, il premio naturale della polizza vita viene calcolato in base al rischio puro, che è più basso di quello pagato dall’assicurato.
In questo caso abbiamo dei premi in eccesso, mentre negli ultimi anni di vita, il premio assicurativo (c.d. naturale) è molto più alto di quello pagato e avremo dei premi in difetto.
La differenza tra premio assicurativo effettivamente pagato e premio naturale che si genera nei primi anni viene accantonata a riserva e viene utilizzata quando, nel corso del tempo, con l’aumentare dell’età dell’assicurato, si inverte il segno del rapporto e i premi naturali sono più esosi di quelli pagati.
L’importo accantonato è la c.d. riserva matematica (posta tra le passività dei bilanci delle Compagnie assicurative).
In definitiva, la componente demografica, consente di determinare quella parte del premio della polizza assicurativa vita necessaria alla Compagnia per garantire all’assicurato la prestazione prevista per il rischio di decesso.
Pertanto, il premio naturale dovrà essere pagato dall’assicurato solo in quelle polizze per le quali esiste l’impegno di corrispondere un capitale in caso di premorienza.
Non è presente in quelle polizze che prevedono il pagamento di un capitale o di una rendita solo in caso di vita.
#2. Componente finanziaria
Nelle polizze assicurative Caso Vita o Miste, una parte del premio pagato dall’assicurato viene investita in modo fruttuoso dall’assicuratore attraverso una gestione finanziaria che produce rendimenti.
Nelle assicurazioni vita, il contraente versa i premi in anticipo rispetto al verificarsi dell’evento. Tali premi producono un rendimento finanziario che viene trasferito all’assicurato in anticipo, venendo a ridurre i premi da versare di un importo pari agli interessi che i premi investiti possono produrre.
Il tasso tecnico di tariffa è il saggio di rendimento riconosciuto in sede di determinazione dei premi in fase di sottoscrizione di una polizza vita.
Il premio di risparmio è quella parte del premio destinata all’accantonamento che viene capitalizzata: essa è utile per fronteggiare le prestazioni future previste dalla polizza.
Al termine previsto dal contratto assicurativo, il premio di rischio, con i rendimenti maturati, costituisce il capitale da liquidare.
#3. Caricamenti della Compagnia assicurativa
Durante l’esercizio dell’attività gestionale, la Compagnia assicurativa sostiene costi e spese che impattano sulla determinazione del premio pagato dall’assicurato.
Si tratta dei c.d. caricamenti che si distinguono in queste voci:
- spese per la gestione delle polizze vita relative al funzionamento amministrativo,
- spese per acquisire i contratti assicurativi che corrispondono alle provvigioni di acquisto riconosciute all’Agente o al Broker o ad ogni Intermediario assicurativo che ha procurato il contratto,
- spese per l’incasso dei premi che corrispondono alle provvigioni di incasso che vengono riconosciute all’Agente/Broker assicurativo incaricato ed abilitato ad incassare il premio assicurativo.
Premio assicurazione vita: quali sono le modalità di pagamento?
La polizza assicurativa entra in vigore dalle ore 24 del giorno della sottoscrizione, a condizione che il contraente abbia versato il premio assicurativo.
Se il contraente non paga il premio relativo alla prima annualità, la Compagnia assicurativa può agire legalmente per ottenere il pagamento entro 6 mesi decorrenti dal giorno in cui il premio o la rata del premio sono scaduti.
Per quanto concerne le modalità di pagamento dei premio sono ascrivibili alle tre seguenti.
#1. Premio annuo o periodico
Nel caso di premio annuo o periodico, il contraente si impegna a pagare una somma di denaro per un determinato numero di anni.
Il premio annuo è la soluzione ideale per i piani di investimento ad accumulo di lunga durata: consente si “spalmare” l’onere economico nel tempo.
Bisogna ricordare che la diluizione del premio assicurativo nel tempo comporta una maggiorazione di costo derivante dagli interessi di frazionamento che devono essere indicati nella nota informativa.
Il premio annuo rimane costante o rivalutabile: nel primo caso rimane invariato per tutta la durata della polizza vita e consente al contraente di conoscere l’impegno economico che deve onorare puntualmente ad ogni scadenza.
Nel caso di premio rivalutabile, esso cresce di anno in anno di una percentuale uguale a quella della rivalutazione del fondo a gestione separata nel quale vengono investiti i premi.
#2. Premio unico
Nel caso di premio unico, il contraente della polizza vita si impegna a pagare una somma di denaro in un’unica soluzione nel momento della sottoscrizione contrattuale.
#3. Premio unico ricorrente
Nel caso di premio unico ricorrente, il soggetto contraente pattuisce il pagamento di una serie di premi unici ad una determinata ricorrenza.