Prestito pluriennale INPDAP

Luana Galanti
Esperta di assicurazioni

I dipendenti e i pensionati del settore pubblico possono ottenere un prestito pluriennale INPDAP, da restituire con la formula della cessione del quinto e a tassi agevolati. Il prestito si può richiedere per sostenere le spese espressamente previste dal regolamento INPS: ecco quando si può fare richiesta e come.

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Chi può chiedere il prestito pluriennale INPDAP

I prestiti pluriennali INPDAP, insieme ai piccoli prestiti INPDAP, sono delle forme di finanziamento riservate ai dipendenti e ai pensionati iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali dell’INPS.

Fino al 2011 era l’INPDAP che erogava e gestiva i prestiti. Dal 2012 l’ente di previdenza pubblico è confluito nell’INPS che si occupa della gestione dei prestiti agli iscritti del settore pubblico applicando gli stessi criteri stabiliti in precedenza dall’INPDAP.

Prestito pluriennale: quali sono i requisiti

Per poter richiedere un prestito pluriennale diretto (cioè erogato dall’INPS) è necessario innanzitutto essere iscritti al Fondo credito della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Mentre per i lavoratori dipendenti l’iscrizione è automatica, per i pensionati l’iscrizione va fatta al momento del pensionamento.

I prestiti pluriennali sono rivolti in particolare:

  • ai pensionati pubblici iscritti al Fondo credito;
  • ai lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato e con almeno 4 anni di anzianità di servizio;
  • ai lavoratori dipendenti a tempo determinato con un contratto di lavoro della durata di almeno 3 anni. Chi è assunto con un contratto a termine può richiedere un prestito per una durata pari al massimo alla durata residua del contratto di lavoro.
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Prestiti pluriennali: durata e tasso di interesse

I prestiti pluriennali INPS si distinguono in:

  • prestiti pluriennali da rimborsare in 60 rate (5 anni);
  • prestiti pluriennali da rimborsare in 120 rate (10 anni)

Il tasso di interesse applicato ai prestiti pluriennali è del 3,5%. A questa aliquota va aggiunto un +0,5% che rappresenta le spese amministrative e il contributo al fondo rischi. Nel calcolo dell’importo del contributo al fondo rischi si tiene contro della fascia di età di chi chiede il prestito e della durata del finanziamento.

Non sono richieste garanzie reali o personali. A garantire il prestito sono:

  • la polizza assicurativa rischio vita e rischio impiego obbligatoria;
  • il fondo TFR del dipendente che viene vincolato per tutta la durata del finanziamento.

Il prestito viene rimborsato mediante rate di importo costante che vengono trattenute dalla busta paga o dalla pensione. La rata cedibile viene calcolata al netto delle trattenute erariali o contributive e non può superare un quinto della retribuzione mensile.

Il regolamento INPS specifica quali sono i motivi per i quali si può chiedere un prestito.

Quando si può chiedere un prestito quinquennale

I prestiti di durata quinquennale si possono richiedere per affrontare spese legate all’abitazione o spese personali sostenute dall’iscritto o da un familiare.

L’importo che si può chiedere in prestito varia a seconda della finalità  del finanziamento. La cifra massima riconosciuta per i prestiti pluriennali quinquennali è comunque di 30.000 euro.

Le motivazioni per le quali si può chiedere un prestito pluriennale da rimborsare in 60 rate sono:

  • spese sostenute a seguito di un terremoto, di un’alluvione o di una calamità naturale;
  • spese per il trasloco o il trasferimento in un’altra città;
  • spese sostenute a seguito di una rapina, di un furto o di un incendio;
  • spese di manutenzione ordinaria dell’abitazione di residenza;
  • spese di natura condominiale;
  • costi legati all’installazione di pannelli fotovoltaici nella casa di abitazione;
  • l’acquisto dell’auto;
  • la nascita, l’adozione o l’affidamento di un figlio;
  • l’acquisto di un’auto per portatori di handicap;
  • spese dentali e odontoiatriche;
  • spese legate a una malattia dell’iscritto;
  • spese per il matrimonio dell’iscritto o di un figlio;
  • spese legate alla frequenza di un corso di specializzazione post-laurea della durata di almeno due anni;
  • morte di un familiare;
  • altri casi eccezionali che richiedono un importante impegno economico dell’iscritto.

Quando si può chiedere un prestito decennale

I prestiti pluriennali di durata decennale si possono richiedere per affrontare spese importanti, legate allo stato di salute del nucleo familiare o legate alla casa di abitazione.

Attraverso un prestito decennale si possono ottenere fino a 150.000 euro. L’importo effettivo del prestito può variare a seconda della motivazione per la quale lo si chiede e della rata cedibile di chi fa richiesta.

Il regolamento INPS stabilisce che si può chiedere un prestito decennale per:

  • il riscatto di una casa popolare;
  • l’acquisto di una casa in cooperativa;
  • l’acquisto o la costruzione della casa di residenza;
  • l’estinzione anticipata o la riduzione del mutuo;
  • spese di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione della casa di abitazione;
  • malattia grave di uno dei familiari;
  • altri casi eccezionali e gravi (in questo caso la cifra massima ottenibile è di 50.000 euro).

Come fare la domanda per il prestito pluriennale INPDAP

La domanda di prestito pluriennale va presentata telematicamente, sul sito internet dell’INPS o tramite il contact center dell’istituto di previdenza.

Il prestito pluriennale INPDAP è un prestito finalizzato: l’istituto di previdenza riconosce il finanziamento solo per determinate categorie di spesa espressamente previste nel proprio regolamento. Al momento della domanda, chi richiede il prestito deve presentare i documenti che dimostrano la spesa fatta.

Oltre alla domanda di finanziamento e ai giustificativi di spesa, il regolamento INPS richiede che chi fa richiesta di un prestito pluriennale debba presentare anche un certificato medico di sana e robusta costituzione (a meno che non si chieda un prestito per coprire spese legate al proprio stato di salute).

La domanda va presentata al massimo entro un anno dopo aver sostenuto la spesa.

Prestito pluriennale diretto o prestito pluriennale garantito?

A seconda di chi concede il finanziamento si può parlare di prestito pluriennale diretto o garantito.

Il prestito pluriennale diretto è il finanziamento erogato ai dipendenti e ai pensionati pubblici e gestito direttamente dall’INPS.

Nel caso di un prestito pluriennale garantito, invece, a erogare il finanziamento è un istituto di credito convenzionato con l’INPS. A differenza del prestito diretto, richiedibile solo nei casi espressamente previsti dal regolamento, un prestito garantito si può chiedere per qualsiasi finalità. I prestiti pluriennali garantiti sono rivolti solo ai dipendenti pubblici in servizio.

La garanzia dell’INPS interviene in caso di morte del richiedente, di riduzione dello stipendio di chi ha chiesto il finanziamento oppure di cessazione del servizio.

Come fare una simulazione del prestito pluriennale

Sul sito internet dell’INPS si può fare una simulazione del prestito pluriennale. Indicando qual è il proprio reddito netto mensile e la propria data di nascita, si ha una stima della somma che si può ottenere con un prestito quinquennale o con un prestito decennale.

La simulazione permette anche di capire quali sono le possibilità di finanziamento a partire dall’importo desiderato oppure in base alla rata che si desidera pagare.

Il rinnovo e l’estinzione anticipata dei prestiti pluriennali

Durante il periodo di ammortamento, in qualsiasi momento si può presentare la domanda per l’estinzione anticipata del prestito pluriennale INPDAP. Per estinguere in anticipo il finanziamento bisogna versare il debito residuo e la quota di interessi maturata fino al giorno dell’estinzione.

Dopo aver chiesto l’estinzione anticipata di un prestito pluriennale bisogna aspettare che sia trascorso almeno un anno per chiederne uno nuovo.

Se sono trascorsi 2 anni dalla richiesta di un prestito quinquennale o 4 anni dalla richiesta di un prestito decennale si può richiedere il rinnovo del finanziamento. In questo caso si estingue il prestito in corso e se ne ottiene uno nuovo. Per poter chiedere il rinnovo è necessario rispettare i requisiti personali e le motivazioni stabiliti dall’INPS.

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