Quanto Costa Aprire Un Conto Corrente?

Ilenia Albanese
Esperta di conti correnti

Se un tempo possedere un conto corrente presso un istituto di credito era sinonimo di ricchezza, ad oggi non è più considerato un privilegio per pochi. Il conto corrente è diventato  infatti uno strumento bancario accessibile a tutti.

Ad oggi i conti correnti offrono vantaggi notevoli spesso a fronte di spese contenute o azzerate. E proprio di spese parleremo in questo articolo.

Prima di comprendere quali sono i costi da analizzare nel momento della scelta del miglior conto corrente che risponda alle esigenze del correntista, è importante chiedersi quanto costa aprire un conto corrente.

Infatti, pur trattandosi di una spesa da sostenere una tantum, quindi solamente al momento della firma del contratto e della conseguente apertura del conto, è un costo da tenere presente, soprattutto durante la fase decisionale.

Cerchiamo, quindi, di capire a quanto ammonta la spesa di apertura, quali sono i costi legati all’avvio del rapporto bancario e, soprattutto, in quali casi non sono previste spese per avere accesso al nuovo conto corrente.

Quanto Costa Aprire Un Conto Corrente

Tipologie di costi

Per capire quanto costa aprire un conto corrente è indispensabile fare una distinzione tra:

  1. costi relativi alla procedura di apertura;
  2. costi accessori che scaturiscono dall’apertura;
  3. costi futuri legati all’utilizzo e alla gestione del conto.

Vediamo, quindi, nel dettaglio, tutte e tre le tipologie di costo previste e di cui tener conto.

Costo dell’apertura del conto corrente

Le condizioni contrattuali di un conto corrente a volte possono trarre in inganno, nascondendo costi e spese che dovranno essere sostenute una volta avviata la pratica di apertura del rapporto bancario.

Per comprendere meglio le voci presenti nei figli informativi, possiamo dire che i costi di apertura sono quelli da corrispondere una tantum, come abbiamo anticipato, e quindi da corrispondere solamente una volta aperto il conto.

Questi costi possono variare di istituto in istituto, partendo da un minimo di 0 euro e arrivando fino a 30 euro.

Tuttavia oggigiorno, l’apertura di un conto corrente è quasi sempre gratuita, soprattutto per i conti correnti online.

Purtroppo vi sono ancora dei conti correnti, in genere quelli tradizionali, in cui è prevista una spesa, se pur contenuta, per aprire un conto corrente.

In alcuni casi, invece, è previsto l’obbligo di effettuare il primo versamento per attivare il conto corrente. Non si tratta di una vera e propria spesa, soprattutto se questo avviene senza alcun costo di commissione da parte di un altro conto corrente. Si tratta di un deposito minimo che può essere di un euro o di dieci euro, ma può arrivare anche a cinquanta, soprattutto nel caso di promozioni.

Infatti, vi sono conti correnti che propongono bonus, riduzione dei costi o azzeramenti di canone se si rispettano alcune condizioni. Tra queste può esserci il versamento di una certa somma stabilita dalla banca, oppure l’accredito dello stipendio o della pensione. Si tratta di condizioni che permettono di aderire alle promozioni, ma non sono obbligatorie per l’apertura del conto corrente.

Costi accessori legati all’apertura

Al momento dell’apertura del conto, tuttavia, non si esentano i canoni fissi presenti nelle condizioni contrattuali. Per cui, un conto corrente, pur non presentando spese di apertura, può prevedere, nel caso in cui non si tratti di un conto corrente a costo zero, il pagamento dei canoni di tenuta conto e dei servizi accessori.

Si tratta, quindi, di spese che si effettuano poco dopo l’apertura (spesso mensilmente) ma che non sono collegate alla procedura.

Tra questi costi possono rientrare, ad esempio, i canoni relativi alle carte di debito e/o di credito previste nel piano, ovvero la loro spesa di rilascio, ove prevista. Questa spesa può aggirarsi intorno ai pochi euro nel caso delle carte di debito e superare anche i 50 euro nel caso delle carte di credito.

Altri costi possono essere quelli delle utenze, o dell’internet banking, nei piani in cui si prevede un canone anche per questi servizi.

Costi di gestione e utilizzo del conto corrente

Alla domanda “quanto costa un conto corrente?”, invece, la risposta è più complessa. Infatti, non si tratta più della semplice spesa di apertura, ma dell’insieme dei costi previsti per il mantenimento e la gestione del conto corrente.

Le voci di costo legate al conto, infatti, sono tante e tutte documentate all’interno dei Fogli Informativi. In questi documenti, i costi vengono suddivisi in

  1. costi fissi
  2. costi variabili.

I primi sono quelli da corrispondere indipendentemente dalla frequenza di utilizzo degli strumenti collegati al conto. Invece, i secondi sono quelli che, appunto, variano in base al numero di operazioni effettuate e, in alcuni casi, anche in base agli importi.

Le spese di apertura, in base a questa classificazione, possono rientrare tra i costi fissi, poiché non dipendono dalle operazioni effettuate. Tuttavia, in questo caso non è da intendere come costo ripetuto nel tempo.

Infatti, tra i costi fissi principali troviamo il canone mensile o annuo del conto corrente e dei servizi annessi, e l’imposta di bollo che, secondo la normativa pro tempore vigente ammonta a 34,20 euro all’anno, se a carico del cliente.

Invece, tra i costi variabili troviamo le commissioni sui prelievi presso gli sportelli e gli ATM, sui pagamenti effettuati all’estero o con valuta diversa da quella del conto corrente, e quelle applicate sui bonifici in uscita.

In media, quindi, un conto corrente può costare dai 10 euro annui fino a superare gli 80 euro.

Vi sono, tuttavia, numerosi conti correnti a costo zero, sia italiani che esteri, con Iban estero o italiano, che non prevedono alcuna spesa di apertura, di tenuta del conto o sulle operazioni effettuate. Si tratta, in genere, di conti correnti online o di piani base che offrono le funzionalità classiche, senza servizi aggiuntivi.

In conclusione, quindi, possiamo dire che per aprire un conto corrente non è necessario spendere soldi, soprattutto per i conti correnti a costo zero. Infatti, nella maggior parte dei casi la spesa di apertura del conto corrente e le principali spese di utilizzo sono gratuite

I migliori conti senza spese di apertura e gestione

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