Rendimento Polizze Vita

Francesco Sarti
Esperto finanza e risparmio

Per garantire la serenità economica ai propri cari e per massimizzare il rendimento sui capitali investiti, stipulare una polizza vita è una delle migliori strategie per i risparmiatori.

Ma, come si calcola il rendimento di una polizza vita? Qual è il rendimento minimo garantito dalle polizze vita?

Parlare di rendimenti economici per le polizze vita può sembrare non pertinente.

In effetti, la maggior parte dei sottoscrittori stipula una polizza vita per garantire la stabilità economica del coniuge, dei figli o degli eredi da un evento fortuito ed imprevisto (morte o invalidità del capofamiglia) o per garantire la continuità aziendale (polizza Key Man).

Ma, non tutti sanno che le Compagnie assicurative consentono ai risparmiatori di stipulare un contratto di assicurazione vita rivalutabile.

Scopriamo in questa guida che cosa sono le polizze vita rivalutabili e cos’è il rendimento delle polizze vita.

Procediamo con ordine.

Rendimento Polizze Vita

Polizza vita rendimento minimo garantito: caratteristiche

La stipulazione di un contratto assicurativo di una polizza vita rivalutabile consente al Contraente di versare ogni anno un premio che viene accantonato in una Gestione Separata interna alla Compagnia.

La Gestione Separata non è altro che un conto separato dal bilancio della Compagnia assicurativa.

Nella Gestione Separata interna all’impresa assicurativa confluiscono i premi versati dai sottoscrittori, i quali sono tenuti al riparo da eventuali rischi di default della Compagnia assicurativa.

Le somme versate vengono investite con profitto dalla stessa società: ciò assicura nel medio-lungo periodo un rendimento economico sul capitale investito.

Da questa definizione, ne conseguono queste caratteristiche principali:

  • Il capitale investito viene rivalutato ogni anno in base al rendimento del Fondo a Gestione Separata interno alla Compagnia di Assicurazione;
  • Gli interessi attivi che vengono accreditati ai soggetti sottoscrittori vengono calcolati sulla somma dei premi assicurativi versati;
  • I rendimenti possono risentire delle fluttuazioni e degli andamenti di mercato degli asset su cui investe la Compagnia;
  • Anche se la performance dovesse avere un andamento negativo, il capitale versato è garantito al termine della scadenza contrattuale. Pertanto, viene comunque corrisposto un rendimento minimo garantito che, in genere, si aggira intorno al 2%. (Per questo, questi prodotti sono indicati per chi non è propenso a rischiare e perdere le somme versate.)

Rendimento assicurazione vita: che cos’è il tasso minimo garantito?

Come già anticipato le tradizionali polizze rivalutabili hanno un tasso o rendimento minimo garantito stabilito contrattualmente.

Può essere riconosciuto come rivalutazione minima qualora il rendimento della gestione scenda al di sotto del tasso tecnico.

Quindi, il tasso minimo garantito può essere definito come soglia al di sotto della quale non può scendere la rivalutazione della prestazione della polizza.

Per quanto concerne la rivalutazione della prestazione della polizza, essa può essere riconosciuta:

  • annualmente, in questo caso la rivalutazione delle prestazioni assicurate non potrà essere inferiore al tasso minimo garantito,
  • a scadenza, ovvero al momento dell’erogazione della prestazione (capitale o rendita).

Il nostro consiglio è quello di optare per il riconoscimento annuale della garanzia di minimo.

Ciò vincola ogni Compagnia assicurativa a garantire almeno il tasso minimo ed a realizzare rendimenti elevati nel medio-lungo termine.

Prima di sottoscrivere un contratto assicurativo vita, è fondamentale saper valutare questi elementi ed è importante leggere attentamente il fascicolo informativo del prodotto.

È sempre rilevante conoscere in anticipo il rendimento minimo garantito di una polizza vita rivalutabile, quando è possibile.

Rendimenti polizze vita: costi

Il costo di una polizza rivalutabile è costante, anche se è possibile optare per una soluzione con importo del premio crescente.

Nel computo del rendimento effettivo, vanno sottratti tutti i costi che hanno una percentuale annua.

Si tratta dei c.d. “caricamenti” ovvero degli oneri che servono alla Compagnia principalmente per:

  • Coprire gli oneri di emissione e di gestione della polizza
  • Remunerare banche, promotori, assicuratori, etc. ovvero gli intermediari distributori.

Quando sono troppo alti, i costi e gli oneri vanno a ridurre la prestazione assicurativa.

Tassazione rendimenti polizze vita

I capital gain realizzati dagli investimenti sono soggetti a tassazione variabile in base alla natura dell’investimento.

Come sancito dalla Circolare n. 19/E dell’Agenzia delle Entrate del 29 marzo 2014, l’aliquota del 26% si applica a tutti i contratti stipulati dopo il 1° luglio 2014, nonché alle plusvalenze realizzate a decorrere da tale data, indipendentemente dal giorno della stipula del singolo contratto.

Ricordiamo che il termine plusvalenza fa riferimento alla differenza tra il capitale maturato e quello versato.

Per i contratti assicurativi vita il calcolo delle imposte è rinviato al momento dell’erogazione della prestazione assicurativa (capitale o rendita).