I tassi sulla cessione del quinto sono uno degli aspetti da considerare con più attenzione quando si chiede un finanziamento da rimborsare con trattenute sullo stipendio o sulla pensione. Sul preventivo sono indicati due diversi tipi di interesse: ecco cosa indicano e cosa valutare quando si mettono a confronto diverse offerte di finanziamento.
In questo articolo si parla di:
Tassi sulla cessione del quinto: cosa indicano
Nel contratto di prestito con cessione del quinto dello stipendio o della pensione sono indicati due diversi tassi di interesse:
- il TAN, tasso annuo nominale;
- il TAEG, tasso annuo effettivo globale.
Il TAN rappresenta la retribuzione dell’istituto di credito che concede il finanziamento. Si usa quindi questo tasso per calcolare la quota di interessi da pagare in ogni rata.
Il TAEG, invece, rappresenta un indicatore dei costi complessivi del prestito. In questa voce rientrano tutte le spese che devono essere pagate dal cliente: oltre al tasso di interesse applicato al capitale, si considerano le spese di istruttoria previste per la gestione e la valutazione della domanda, le eventuali provvigioni richieste dagli intermediari, il costo della polizza assicurativa e gli oneri erariali.
Entrambi i tassi sulla cessione del quinto sono fissi e sono espressi su base annua. Il tasso di interesse rimane quindi invariato per tutta la durata del finanziamento: non è possibile beneficiare di una riduzione dei tassi di mercato, a meno che non si ricorra a un rinnovo del prestito.
Nel calcolo del TAN intervengono diversi fattori, tra i quali:
- l’età di chi chiede il prestito;
- l’importo chiesto in prestito;
- la durata della cessione del quinto;
- la situazione lavorativa del richiedente.
Quando si parla di cessione del quinto c’è un altro tasso da tenere in considerazione: il tasso effettivo globale medio (TEGM). Ogni tre mesi la Banca d’Italia rileva i tassi di interesse applicati da banche e finanziarie sulle cessioni del quinto e ne calcola la media. In questa rilevazione i tassi sono diversificati sia a seconda dell’importo del prestito (per i finanziamenti fino a 15.000 euro e oltre 15.000 euro), sia in base alla classe di età di chi chiede il finanziamento.
La rilevazione del TEGM è utile per avere un’indicazione dei tassi medi applicati sul mercato, e inoltre permette di conoscere la soglia oltre la quale i tassi di interesse sono considerati tassi usurari.
Come trovare i migliori tassi sulla cessione del quinto
Nel momento in cui si chiede un preventivo per la cessione del quinto di solito ci si concentra in modo particolare sul TAN, il tasso di interesse vero e proprio da corrispondere alla banca. Sebbene il TAN sia un valore importante che incide sull’onerosità del prestito, è bene valutare diversi preventivi mettendo a confronto il TAEG.
Non sempre l’offerta di prestito con il TAN più basso alla fine risulta la più conveniente. Se, ad esempio, ci sono alte spese di istruttoria o la polizza assicurativa è particolarmente costosa, potrebbe risultare più conveniente un prestito che propone un TAN più alto.
Bisogna considerare anche che in caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, si ha diritto al calcolo del valore attuale delle rate ancora da rimborsare. Le rate residue del piano di ammortamento vengono scontate per arrivare al calcolo del debito residuo. Maggiore sarà il tasso di interesse applicato al prestito, più sarà il risparmio in caso di estinzione anticipata del finanziamento.
Una delle voci di costo più importanti da considerare e da valutare per trovare i migliori tassi sulla cessione del quinto è quella relativa all’assicurazione sul prestito. Oltre a valutare il costo della polizza, è importante leggere le condizioni contrattuali per verificare se la compagnia si riserva il diritto di surroga nei confronti di chi ha chiesto il prestito oppure no.
A parità delle altre condizioni, un prestito con una polizza più cara ma che non prevede il diritto di surroga da parte della compagnia potrebbe risultare migliore rispetto a un finanziamento con una polizza di importo inferiore ma che prevede il rischio che chi ha chiesto il prestito debba rimborsare la compagnia in caso di interruzione del contratto di finanziamento.